Dopo la ripresa

Imprese travolte dalla crisi, presidente degli Edili: “Governo Toma non sta facendo nulla”

Dopo la ripresa favorita da alcune misure (il Superbonus su tutti), aziende di nuovo in difficoltà. Il presidente degli edili molisani Corrado Di Niro suona la sveglia all'esecutivo di Palazzo Vitale: "Totale disinteresse da parte della classe dirigente regionale"

La stagione della ripartenza favorita da alcune misure (il Superbonus su tutti che aveva fatto ripartire i cantieri) volge al termine. Lo volontà del Governo Draghi di non prorogare la misura avrà un impatto negativo sulle imprese edili. Nè si vedono azioni concrete nemmeno da parte dell’esecutivo guidato da Donato Toma, come denuncia l’Acem Molise.

Gli imprenditori edili molisani rischiano di fallire a causa della crisi economica scoppiata negli ultimi mesi e che si è aggiunta alle difficoltà provocate dal blocco a causa dell’emergenza covid. Problemi che oggi elenca l’associazione dei costruttori edili che aderisce all’Ance nazionale: “Nel corso degli ultimi mesi le imprese edili si sono ritrovate sommerse da una serie di criticità che sta mettendo a dura prova il settore: un aumento incontrollato dei prezzi dei materiali, non sufficientemente fronteggiato dalla normativa nazionale, il blocco del superbonus con le aziende che pur avendo i cassetti fiscali pieni di crediti di imposta non riescono più a monetizzarli in quanto gli istituti di credito ne hanno chiuso l’acquisto”.

Un contesto che rischia di provocare il fallimento delle imprese edili molisane che sono una fetta importante della nostra economia. E tutto avviene, a dire dell’Acem, senza che la Giunta Toma intervenga: “Tutto questo sta mettendo in serio rischio la sopravvivenza delle aziende”. Di contro, “si assiste ad una totale indifferenza del Governo regionale, al punto che tutto ciò sembra proprio non scalfirlo”.

corrado di niro

Il presidente degli edili molisani Corrado Di Niro, a nome degli imprenditori della nostra regione, suona la sveglia all’esecutivo di Palazzo Vitale: “Siamo molto preoccupati di questo appiattimento del Governo regionale su problemi seri che stanno degenerando irreparabilmente nel disinteresse più totale di una classe dirigente che verso il tessuto imprenditoriale locale ha fatto poco o nulla per aiutarlo a fronteggiare l’emergenza, intenta soltanto ad aggiustare i propri  ingranaggi e ad assistere passivamente allo spegnimento di un settore da sempre trainante dell’economia regionale, che dopo l’apparente ripresa dello scorso anno si ritrova a fronteggiare in  solitudine queste difficoltà ”.

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