Una voce straordinaria, talento, la grande energia sul palco, l’emozionante interpretazione di ‘Alleluja’ di Leonard Cohen (che favorisce la prima standing ovation): da pelle d’oca il concerto di Elisa a Campobasso, unica tappa molisana del ‘Back to the future live tour’ che unisce musica e messaggi a favore della difesa dell’ambiente, della sostenibilità e per la cura del pianeta tanto da essere sostenuto dall’Onu. L’Organizzazione delle nazioni unite ha scelto come sua testimonial l’artista triestina che nel capoluogo, prima dello show, viene accolta dal sindaco Roberto Gravina e conosce alcuni ragazzi della sezione campobassana dell’Associazione italiana persone down.
Lei, nonostante sia guarita dal covid pochi giorni fa, non si risparmia sul palco: dà vita ad un ‘viaggio’ tra vecchi e nuovi successi intervallati dall’appello per la sostenibilità del Dalai Lama.
Il concerto nell’area di Selvapiana è sold out e riesce a far cantare a squarciagola i fan di diversa generazione che sin dall’apertura dei cancelli sperano di ‘strappare’ una foto o un autografo alla loro artista preferita: ci sono i più giovani, ma anche persone più adulte con i figli che amano le canzoni dell’artista triestina che si esibisce per due ore. Le lancette dell’orologio corrono via veloci mentre la cantautrice interpreta ‘Raibow’, ‘L’anima vola’, ‘A tempo perso’, ‘Heaven Out of Hell’ (in video). E poi ‘Anche fragile’, ‘Qualcosa che non c’è’, ‘Come se piovesse il tuo nome’.
Tripudio per ‘Gli ostacoli del cuore’ e per il brano presentato al festival di Sanremo ‘O forse sei tu’, arrivato secondo in classifica.
Sul grosso ledwall sul palco scorrono immagini per sensibilizzare ad un ambiente più pulito. Così come è dedicata alla sostenibilità la canzone del suo ultimo disco ‘I feel in the earth’. Finale con ‘Together’ e il brano scritto da Luciano Liguabue ‘A modo tuo’. Il pubblico, coinvolto sin dall’inizio del concerto, si alza per avvicinarsi alle transenne che delimitano il palco. Canta ad Elisa “sei bellissima” più volte e lei, forse sorpresa da questo immenso affetto, risponde: “Grazie Campobasso, sei speciale. Il Molise esiste”.
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