Crisi di governo

Draghi bis, Toma non firma l’appello dei sindaci ma chiarisce: “Premier vada avanti senza M5S”

Il presidente della Regione Molise è tra i quattro governatori di Forza Italia che hanno deciso di non firmare l'iniziativa lanciata dai sindaci per chiedere al premier di continuare a guidare l'esecutivo

Il presidente della Regione Molise Donato Toma ha deciso di non firmare l’appello lanciato dai sindaci per chiedere a Mario Draghi di non lasciare la guida del Governo. Le dimissioni del premier sono attualmente ‘congelate’ in attesa del suo discorso in Parlamento previsto per mercoledì 20 luglio.

I quattro governatori di Forza Italia – Roberto Occhiuto (Calabria), Vito Bardi (Basilicata); Alberto Cirio (Piemonte) e Donato Toma (Molise) – pur rilanciando il sostegno al capo del governo, in sintonia con il partito, non sarebbero intenzionati a firmare l’appello. Appello invece sottoscritto da circa mille amministratori, fra cui diversi sindaci del centrodestra che hanno accolto l’iniziativa di Stefano Lo Russo e Dario Nardella, rispettivamente primi cittadini a Torino e Firenze.

A spiegare le ragioni della posizione decisa dai presidenti di Regione di Forza Italia è il numero uno della Giunta regionale molisana che all’agenzia di stampa Adnkronos ha dichiarato: ”Io per ora non firma nulla, non ho ricevuto nessuno stimolo a firmare dal partito e non sottoscrivo nulla. Condivido la posizione del partito: Draghi può continuare ma non è possibile governare con questi Cinque stelle”.

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