Riunione rovente

Consiglio, ok a mozione per assumere personale covid. M5S tenta blitz sulla sfiducia a Toma

Passa la seconda mozione presentata da Gianluca Cefaratti per l'assunzione del personale sanitario. Il governatore-commissario alla sanità: "Le procedure sono in corso, saranno espletate entro la fine del mese". Poi in Aula, dove si sentono gli effetti dello scontro sulla leadership interno al centrodestra, i pentastellati provano l'offensiva: "Se è necessario sottoscrivere una mozione di sfiducia, noi siamo disponibili", rilancia Greco

Il Consiglio regionale approva all’unanimità la mozione di Gianluca Cefaratti (Orgoglio Molise) per stabilizzare il personale sanitario impegnato nell’emergenza covid con assunzioni a tempo indeterminato. Ma il dibattito nell’assise risente sia dell’eco della crisi di Governo sia delle fortissime tensioni interne alla maggioranza per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione alle prossime elezioni.

In questo clima passa il provvedimento – il secondo di questo tipo – che punta ad assumere il personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid, coloro che hanno maturato 18 mesi alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale al 30 giugno 2022. Si tratta prevalentemente di infermieri. 

L’obiettivo è “valorizzare il patrimonio di esperienza accumulato dal personale sanitario impiegato durante la pandemia – spiega il promotore dell’iniziativa legislativa Cefaratti – per colmare parte delle carenze di organico dovute agli anni di restrizioni della spesa e per gratificare tutti coloro che hanno versato un prezioso contributo in modo encomiabile. In questi due anni si è assistito al notevole impegno umano e professionale profuso dagli operatori sanitari che, lavorando in prima linea giorno dopo giorno, hanno garantito il proprio contributo nella lotta al covid”.

Il presidente della Quarta Commissione, Gianluca Cefaratti, aveva presentato un’altra mozione lo scorso novembre sempre approvata dall’Aula. “In quella circostanza – ricorda il consigliere di centrodestra – si chiedeva al presidente Toma di porre in atto tutte le iniziative possibili dirette all’ottenimento di deroghe specifiche al DDL di Bilancio 2022, volte a consentire agli operatori della sanità della Regione Molise, impegnati nell’emergenza pandemica, il conseguimento della stabilizzazione. L’approvazione odierna rappresenta una continuità del percorso intrapreso lo scorso novembre. L’auspicio è che risultino veritiere le parole pronunciate, a margine dell’intervento, da parte del presidente commissario Toma, di avviare le procedure del processo di stabilizzazione entro la fine di luglio”.

Il riferimento alle dichiarazioni del governatore-commissario ad acta alla sanità Donato Toma: “Le procedure per la stabilizzazione sono in corso” e “stiamo autorizzando il piano assunzionale sulla base delle urgenze, le stabilizzazioni vengono fatte in relazione ai posti del piano assunzionale”. Inoltre “le procedure verranno espletate entro la fine del mese”.

Dopo la discussione su tale mozione, il Movimento 5 Stelle tenta il blitz sulla sfiducia al capo della Giunta regionale. Nei mesi scorsi i due tentativi dei grillini non hanno prodotto effetti. “Credo che sia necessario un chiarimento politico in quest’Aula da parte del presidente Micone e da parte del presidente Toma”, dice il capogruppo pentastellato Andrea Greco riferendosi alle recenti interviste rilasciate dai due alla testata Primopiano Molise. “E’ giusto chiarire quello che sta accadendo. Se è necessario sottoscrivere una mozione di sfiducia, noi siamo disponibili. Ma non siamo disponibili a presentare atti che poi vengono utilizzati da qualcuno per andare da Toma e chiedere assessorati.  Questa situazione va chiarita all’Aula per capire se ci sono i presupporti per continuare. Se i presupposti non ci sono – incalza Greco – vanno fermati i lavori, sottoscritta la mozione di sfiducia e infine andare a casa. Non c’è niente di peggio che dare a questa regione un governo instabile, non sarebbe irresponsabile restituire la parola ai molisani”.

Pronta la replica del governatore: “Si sta strumentalizzando una dialettica politica interna al centrodestra, il consigliere Micone può esprimere le sue opinioni e io posso rispondere. Ma questo non c’entra con il nostro ruolo, le istituzioni che rappresentiamo non c’entrano con la diatriba politica”.

Vittorio Nola (M5S) prova a rincarare la dose parlando di “teatrino politico” alla luce dello scontro tra Micone e Toma e dell’attacco al centrodestra da parte di Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia e riferimento di Orgoglio Molise, lista che ha eletto il vice presidente nonchè assessore Vincenzo Cotugno e il consigliere regionale Gianluca Cefaratti. “O Micone ci conferma l’idea che vuole staccare la spina al suo governo regionale o ci chiarisce che sono state fraintese le sue parole”, insiste Nola. “Non interverrò nel ruolo che sto svolgendo in questo momento. Lo farò come ho già fatto nel ruolo di consigliere regionale”, glissa Micone.