La polemica

Carrese Portocannone, acquisiti filmati dell’incidente. Bufera sul ministro della Cultura, il caso al Parlamento europeo

Le associazioni animaliste riprendono la battaglia per fermare le corse in Molise e in Puglia, interviene anche l'onorevole Micaela Brambilla che si scaglia contro il Governo: "È incredibile che oggi si consideri degna di riconoscimento ministeriale una manifestazione come le Carresi che si basa su percosse e colpi di pungolo ad animali simbolo della mitezza". Il Comitato Europeo Difesa Animali onlus annuncia: "Chiedere la condanna delle corse dei carri ai 155 deputati al Parlamento europeo".

La Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) ha acquisito il filmato dell’incidente accaduto durante la Carrese di Portocannone, mentre il Comitato Europeo Difesa Animali onlus chiede ai 155 parlamentari europei di prendere posizione e di condannare le corse dei carri di Molise e Puglia (a Chieuti, provincia di Foggia). Nel mirino poi è finito anche il Governo e in particolare il Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini che ne ha riconosciuto il “particolare valore culturale”.

Ha travalicato i confini del Molise (ieri l’intervento del Coordinamento di associazioni animaliste del Molise, ndr) ed è sempre più ampia la mobilitazione per cancellare la secolare tradizione che nella nostra regione viene celebrata con un attaccamento e un amore quasi sacro a San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone. Era ripresa dopo due anni, fermata dalla pandemia. In questi giorni di festa ed euforia per le comunità bassomolisane, tutto era filato liscio nelle prime due Carresi. Tuttavia l’incidente accaduto lunedì scorso nell’ultimo appuntamento a Portocannone ha provocato reazioni durissime a livello nazionale ed europeo. Tre feriti, una persona in ospedale dopo aver riportato alcune fratture in seguito all’impatto di un carro contro una recinzione posta sul percorso.

Torna a chiedere di fermare le Carresi la parlamentare di Forza Italia Micaela Vittoria Brambilla, fondatrice della stessa Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) che ha acquisito i filmati. L’onorevole aveva presentato all’inizio di maggio un’interrogazione parlamentare per chiedere di fermare le corse dei buoi. “L’incidente che poteva avere esito mortale – le sue parole – mostra ancora una volta che si tratta di una manifestazione pericolosa, per gli uomini e per gli animali. A maggior ragione mi chiedo come il ministero dei Beni culturali possa riconoscere alle Carresi molisane la qualifica di “bene di interesse storico-culturale etno-antropologico particolarmente importante” e quindi “come possa concedere un finanziamento ministeriale ad una manifestazione come le Carresi che si basa su percosse e colpi di pungolo ad animali simbolo della mitezza”.

Le fornisce un assist il responsabile Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente il responsabile nazionale Leidaa:  “Quanto è accaduto in Molise a Portocannone non fa altro che confermare la nostra assoluta contrarietà a iniziative che sfruttano gli animali e mettono a rischio non solo la vita e il benessere degli stessi ma anche la vita umana”. “Queste presunte tradizioni portano danno, sofferenza e dolore e comportano gravi rischi sia per animali non umani che per animali umani”, ha aggiunto.

Netta anche la condanna dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali): “Come è possibile che in Molise si continui con queste Carresi? E’ qualcosa di indecente, una sopravvivenza di un passato da dimenticare, un maltrattamento di animali per finalità folcloristiche non condivisibili”, l’accusa del presidente  accusa della presidente Carla Rocchi.

Alcuni video e immagini sono stati acquisiti anche dal Comitato Europeo Difesa Animali: “La documentazione videofotografica incontestabile raccolta anche quest’anno (a volte postata con orgoglio direttamente dagli stessi promotori) ci permetterà di chiedere la condanna delle corse dei carri ai 155 deputati al Parlamento europeo di tutti i gruppi politici, che hanno aderito alla campagna #EUforAnimals, finalizzata a chiedere che sia attribuita maggiore importanza al benessere degli animali; una condanna morale che si aggiungerà quindi a quella già espressa dall’Eurodeputata di Europa Verde Eleonora Evi, recentemente intervenuta per la corsa di Chieuti”.

In riferimento all’incidente di Portocannone, “lo schianto di quegli sfortunati animali quest’anno si aggiungerà alla lista di filmati che testimoniano nel tempo cosa sono realmente le corse dei buoi, costretti a correre contro la loro volontà e pesantemente pungolati (come dimostra un altro filmato) per generare, quella sofferenza che è l’unico “motore” di queste sfrenate corse”.

“Non poteva esserci una dimostrazione migliore – spiega Francesco Fortinguerra, portavoce delle campagne per il Comitato Europeo Difesa Animali – dei pericoli che queste anacronistiche manifestazioni continuano a comportare per tutti: buoi, carrieri e spettatori; questo con buona pace dei piani di sicurezza impostati dopo l’incidente mortale di Chieuti e dei regolamenti sul benessere animale tanto sbandierati”.

Proprio ieri fra l’altro il Coordinamento che racchiude dodici associazioni animaliste del Molise ha chiesto l’apertura di un’inchiesta giudiziaria. Non sarebbe l’unica, anche se nel procedimento avviato per le Carresi del 2014 è intervenuta la prescrizione per 26 imputati. Al tribunale di Larino il processo ci sarà solo nei confronti di tre persone.

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