Siccità, guasti e sprechi

Acqua per l’agricoltura che va dispersa, in media oltre 3 riparazioni al dì sulle condotte dei Consorzi di Bonifica

Una media di 3.7 interventi per riparazioni guasti alle condotte effettuati dai 3 Consorzi di Bonifica del Molise, il più 'disastrato' quello del Trigno e Biferno (area di Termoli). Un problema importante per l'irrigazione dei campi agricoli, specie ora che la siccità è all'ordine del giorno delle emergenze. Da record in Molise, oltretutto, la dispersione idrica nelle condotte che servono le reti domestiche.

La dispersione idrica è record in Molise e a fare la differenza sono anche i guasti, in media 3.7 al giorno, sulle condotte dei consorzi di bonifica, quelli che gestiscono l’acqua destinata al settore agricolo. Nel pieno della ‘bolla’ siccità la questione della perdita dell’oro blu diventa tema su cui interrogarsi.

E Primonumero ne ha parlato con i presidenti dei 3 enti consortili presenti in Molise che hanno confermato l’esistenza del problema causato dalle condizione vetuste e obsolete delle condotte che di fatto causano una importante dispersione idrica nei territori a vocazione agricola da irrigare, e questo succede specialmente in Basso Molise. L’acqua destinata ai campi agricoli è captata in larghissima percentuale dall’invaso di Ponte Liscione di Guardialfiera, la diga più grande del territorio con una capienza totale di 173 milioni di metri cubi di acqua e una capacità di utilizzo di 137 milioni di metri cubi.

Il consorzio di bonifica Trigno e Biferno, in territorio di Termoli, registra una media – pensate – di 900 riparazioni alle condotte all’anno su una rete irrigua che serve 14.920 ettari su un tracciato di 1.230 chilometri. In pratica “una media di interventi di 3 al giorno per riparare le perdite”, conferma dal Consorzio la dottoressa Ilaria Di Gioia.

Non va poi tanto meglio al Consorzio di Bonifica Integrale Larinese. Sono 300 le riparazioni annue su una rete di 6.600 ettari irrigui secondo il dato fornito dal responsabile direzione Beniamino Di Vito. Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro presieduto dall’ingegnere Massimiliano Capezzuto, invece, “parliamo di 150 riparazioni medie annue su 4.600 ettari da irrigare”.

La media, complessivamente, è di 3,7 interventi per riparare perdite e guasti ogni giorno, un numero impietoso che restituisce le dimensioni del fenomeno della dispersione idrica legato all’acqua per uso irriguo.

Ma non è tutto perchè ci sono anche le perdite occulte, quelle che non si vedono e che non sono dovute a rotture evidenti ma a guasti ai giunti di collegamento delle condotte o in entrata e uscita dalle vasche, come spiega il dottor Capezzuto.

Il territorio della regione Molise ha poi un primato non esattamente invidiabile, quello della dispersione idrica che è la più alta del Paese, pari al 53%. In questo caso parliamo dell’acqua per uso domestico e i dati sono contenuti nell’ultimo report dell’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in considerazione la situazione nazionale. A Campobasso si disperde il 55,6% della risorsa idrica mentre a Isernia il 50%. La situazione è variabile da comune a comune, e dipende molto dalla condizione delle condotte urbane.

“Il problema per l’estate 2022, particolarmente siccitosa, è rappresentato dalla condizione delle condotte di piccola distribuzione, che dai serbatoi arrivano fino alle utenze domestiche, che nel caso della provincia di Campobasso fanno registrare un tasso di dispersione idrica superiore al 55% e che per alcuni comuni arriva e supera il 60%”, così il direttore di Molise Acque Salvatore Lenza.

E proprio nell’ottica di contrastare il fenomeno della dispersione idrica si è costituita in Molise di recente la Grim, nuova società di gestione dell’acqua partecipata al 90% dai Comuni e al 10% da Molise Acque. Società nata col compito di intercettare e utilizzare i finanziamenti previsti dal Pnrr relativi all’implementazione di interventi specifici contro lo spreco e la dispersione delle risorse idriche.

 

Proprio ieri il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha lanciato l’allarme sulla siccità nel nostro Paese, denunciando una riduzione della quantità di acqua piovuta del 40-50% rispetto alle medie degli ultimi anni e fino al 70% di neve in meno. Una situazione che accomuna tutte le regioni italiane (in questo momento l’area settentrionale è quella più in sofferenza) e che rischia a varie latitudini di far scattare lo stato di emergenza con razionamento dell’acqua possibile anche nelle ore diurne.

Ingenti i danni al settore agricolo e in particolare su produzioni cerealicole e dell’ortofrutta. Federconsumatori in una nota sottolinea che “diviene sempre più urgente un piano per gestire questa grave emergenza, improntato, da un lato, alla realizzazione di invasi e bacini per la raccolta delle acque da destinare ad uso agricolo, ma soprattutto ad avviare una grande opera di efficientamento di una rete ormai obsoleta e che, è proprio il caso di dirlo, ‘fa acqua da tutte le parti’. Come Federconsumatori, da anni, denunciamo il grave problema della dispersione, che in media negli acquedotti italiani è del 45,3%: questo vuol dire si perdono in media 41,4 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione.

“Questa dispersione – aggiunge Federconsumatori – che avviene lungo la rete, prima ancora che l’acqua fuoriesca dal rubinetto, è inammissibile. Ciò appare ancora più grave se si pensa che i cittadini pagano in ogni bolletta una ‘quota per investimenti’, vale a dire una percentuale per un ammodernamento della rete mai realizzato. È giunto il momento di utilizzare tali fondi per realizzare una rete efficiente: non a caso tale obiettivo rientra tra quelli primari prefissati dall’Agenzia 2030. A tal fine è importante che tutti facciano la propria parte: anche il cittadino è chiamato, emergenza o meno, ad adottare buone pratiche per evitare gli sprechi, modificando le proprie abitudini ed adottando comportamenti virtuosi che evitino usi impropri dell’acqua”.

Ecco allora una lista comprensiva di alcuni consigli (a cura di Federconsumatori) per evitare gli sprechi di acqua.

Lavaggio denti. Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto fa sprecare oltre 5 litri al minuto. Per questo è bene utilizzare lo spazzolino inumidito col solo dentifricio e risciacquare soltanto alla fine.

Barba. Per farsi la barba è sufficiente colmare il lavandino d’acqua, chiudendolo col tappo, e poi lasciarla scorrere terminata la rasatura.

Frutta e verdura. Lavare le verdure lasciandole immerse in acqua: così si riduce il numero di risciacqui sotto l’acqua corrente. Inoltre, l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere impiegata per innaffiare le piante.

Doccia. Si consiglia di preferire la doccia al bagno: è sicuramente più veloce e fa risparmiare fino a 100 litri d’acqua alla volta. Ovviamente è opportuno aprire il rubinetto solo nel momento in cui ci si sciacqua, senza lasciarlo aperto per l’intera durata della doccia.

Elettrodomestici. Utilizzate lavastoviglie e lavatrice a pieno carico: così si arriva a risparmiare fino a 11.000 litri d’acqua all’anno.

Valvola. Prima di partire per le vacanze si consiglia di chiudere la valvola centrale dell’acqua, anche per evitare rotture improvvise nell’ impianto idraulico.

Rubinetti. Controllare che non perdano acqua, in caso contrario chiedere l’aiuto di un idraulico esperto o sostituire le guarnizioni. Un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno. È bene, inoltre, installare i riduttori di flusso dell’acqua, che sono dei dispositivi di semplice installazione che miscelano aria con l’acqua, consentendo di limitare il consumo di quest’ultima fino al 50%.

Acqua di cottura. Le nonne insegnano che l’acqua utilizzata per la cottura della pasta è un ottimo sgrassante e permette di lavare piatti e bicchieri senza eccessivo uso di detersivo.

Scarico del wc. Controllare che lo scarico non perda: un W.C. che perde può arrivare addirittura a consumare fino a 100 litri d’acqua al giorno. Se si ha uno scarico a cassetta, adottare il pulsante con doppio tasto, che consente di dosare l’acqua a seconda delle esigenze.

Lavaggio auto. Ridurre la frequenza dei lavaggi dell’automobile, utilizzando un secchio e non la pompa per risciacquarla.

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