Progetto eco art

Plastica, carta e alluminio diventano abiti e accessori: sfilata all’ex Ittierre

Dalla collaborazione tra l'azienda Res e il liceo artistico di Isernia. "La creatività e l’innovazione si possono unire al rispetto dell’ambiente", sottolinea la dirigente del Manup

La creatività degli studenti del Liceo artistico ‘Manuppella’ di Isernia unita all’esperienza dell’azienda molisana Res- Recupero Etico Sostenibile della famiglia Valerio: da qui è nato il progetto che culminerà con la sfilata dei ragazzi che porteranno in passerella gli oggetti realizzati con materiali da riciclo. Plastica, carta e alluminio trasformati in abiti e accessori nell’iniziativa che verte sull’ecosostenibilità artistica.

Il progetto creativo dell’azienda della famiglia Valerio, chiamato ‘Eco Art’, sarà presentato negli stabilimenti dell’ex Ittierre a Pettoranello.

“L’idea è quella di promuovere i temi dello sviluppo sostenibile, favorendo una maggiore consapevolezza e usando l’arte come potenziale strumento di diffusione e divulgazione di tematiche legate alle grandi sfide globali”, spiegano gli organizzatori dell’iniziativa.

Abiti, gioielli, opere d’arte, performance realizzate con grande creatività dagli studenti con materiali da riciclo, grazie allo studio di nuove tecnologie e all’utilizzo di elementi come plastica, carta e alluminio, sfileranno sul palco mettendo in risalto la storia del territorio molisano attraverso il design, alla presenza di istituzioni locali tra cui il sindaco di Isernia Piero Castrataro, il prefetto di Isernia Gabriella Faramondi, il vicepresidente Regione Molise e assessore alla Cultura Vincenzo Cotugno e Maria Teresa Vitale, dirigente Scolastico dell’ Isis Cuoco Manuppella.

Il Liceo artistico Manuppella è impegnato con l’azienda Res – Recupero etico sostenibile nei percorsi per le competenze trasversali e l’Orientamento e anche quest’anno ha svolto attività creative improntate al riciclo, coordinate dalla tutor aziendale – la dottoressa Carmen D’Antonino – e dalla referente, la professoressa Linda Berardi.

Il progetto – sottolineano ancora gli ideatori dell’iniziativa – traccia un viaggio nella storia dell’arte e nella cultura artistica, dal Novecento fino ai nostri giorni, per guardare in dettaglio come il tema del riciclo continui a stimolare la creatività delle attuali generazioni, ripercorrendo un ruolo attivo e propositivo nel comunicare al pubblico valori condivisi socialmente rilevanti.

Ecco come plastica, alluminio, giornali diventano protagonisti tra colori, moda e modernità. Indossare abiti o accessori realizzati con materiali di riciclo è la soluzione che reinterpreta in chiave creativa la legge fisica di conservazione della massa: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Ogni cosa può essere rimodellata per risorgere a nuova vita, lo fanno le tendenze, lo fanno i rifiuti. E questo la moda lo sa bene, nuove generazioni nascono consapevoli e capaci di stimolare nuovi spazi di riflessione, in cui i temi dell’energia rinnovabile, dell’inquinamento, della gestione dei rifiuti e della sostenibilità ambientale, vengono affrontati con approcci molto diversi. Il progetto mira ad un coinvolgimento diffuso della città sostenibile attraverso la collaborazione con realtà culturali, istituzionali e professionali presenti sul territorio.

“Siamo orgogliosi di questa collaborazione – dichiara la dirigente del Manuppella Maria Teresa Vitale – Siamo riusciti a dimostrare che la creatività e l’innovazione si possono unire al rispetto dell’ambiente. Invertire la rotta è possibile, soprattutto se a farlo sono i giovani, che ci mettono l’entusiasmo, oltre a tanto talento”.

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