Il bilancio della polizia postale di campobasso

Pedofilia, nel 2021 adescati 4 minori sul web. La Polpost: “Vittime di crimine orrendo bambini piccoli”

Il bilancio della Polizia Postale in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia che mette in guardia: "Il web e i social network sono un pericolo per i più piccoli e l'emergenza pandemica ha accelerato il fenomeno. Bambini vengono adescati quasi sempre da persone di fiducia".

Il tempo trascorso sui social è aumentato nel 2021, il secondo anno della pandemia. E sono aumentati anche i pericoli per i più piccoli,  vittime di abusi e violenze legati alla pedofilia e alla pedopornografia. Nel mirino – ed è il lato più orrendo di questo fenomeno – vittime sempre più giovani, bambini molto piccoli. Quattro i minori coinvolti, di cui si è occupata la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso: famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti “con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso”. Le maggiori insidie si trovano insomma in quella parte del deep web oscuro e nascosto – chiamato appunto darknet – all’interno del quale si possono creare siti estremamente pericolosi.

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online”, sottolinea il dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Molise, il dottor Francesco Addesa, che traccia un bilancio dell’attività svolta nel 2021 in occasione della Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia. “La Polizia Postale e delle Comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso”.

Rispetto al 2020, il trend è sostanzialmente stabile in Molise dal punto di vista dei numeri e dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento. Al tempo stesso “social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita, ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione”.

Gli ultimi due anni di pandemia ha accelerato l’adescamento dei più piccoli – sempre più attratti dai suoi social (l’ascesa di TikTok è emblematico) sul web. “Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica – evidenzia ancora il dirigente della PolPost – ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”.

A livello nazionale il fenomeno è in crescita, come dimostra l’aumento delle persone indagate per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’autorità giudiziaria. E quelle denunciate per questo tipo di reati sono spesso persone di cui i bambini si fidano perchè le conoscono, “appartengono alla loro cerchia di fiducia”, continua il dirigente. A confermarlo è l’attività investigativa svolta dagli agenti della PolPost: “Nell’ultimo anno sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del CNCPO (Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet, ndr), consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia”.

L’attività della Polizia Postale inoltre si è consolidata grazie anche alla collaborazione con le forze dell’ordine degli altri Paesi esteri: “La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni portano avanti ogni giorno”.

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