Stelle al merito del lavoro

Il Molise ha sei nuovi Maestri del Lavoro. “Un premio al merito e alla competenza” fotogallery

Questa mattina, 1 maggio, l'emozionante cerimonia di consegna delle Stelle al merito del Lavoro' alle persone che si sono distinte per particolari meriti professionali. Il sesto insignito, Lorenzo Cancellario, sarà premiato al Quirinale

Giovanni Antonio Fanelli lavora nell’Industria alimentari Colavita (IND.AL.CO.  S.p.A) che si trova nella zona industriale di Ripalimosani. E’ campobassano, così come sono residenti nel capoluogo Giovanni Lalli e Giuseppe Libertucci (e-distribuzione S.p.A.). Peppino Fazioli e Lucia Zampini lavorano invece nelle Coltellerie Paolucci di Frosolone, azienda che affonda le sue radici nel 1791.

Sono i cinque nuovi Maestri del Lavoro premiati questa mattina, 1 maggio, nel corso della consegna delle ‘Stelle al Merito del Lavoro‘, la tradizionale cerimonia organizzata dalla Prefettura guidata dal prefetto Francesco Antonio Cappetta proprio in occasione della Festa del Primo Maggio. Il sesto insignito, Lorenzo Cancellario – che ha guidato per anni la Finanziaria regionale per la sviluppo del Molise, la FinMolise ritirerà la Stella al Quirinale.

E’ stata una mattinata di grandi emozioni per i premiati che hanno ricevuto il prezioso riconoscimento che ‘certifica’ la dedizione al lavoro e la loro professionalità.

“I nostri concittadini che oggi vengono insigniti del riconoscimento di Maestro del Lavoro per particolari benemerenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa, rappresentano un esempio concreto ed emblematico di come il loro impegno lavorativo, abbia avuto il merito e la capacità di saper coniugare, nell’esclusivo interesse della propria comunità, le relazioni umane e produttive tra ambienti istituzionali, imprenditoriali e civili e di questo la città di Campobasso li ringrazia come è giusto e doveroso fare”, le parole del sindaco di Campobasso Roberto Gravina che ha ricordato che quattro delle sei persone che hanno ricevuto la Stella al merito vivono nel capoluogo, ovvero Lorenzo Cancellario, Giovanni Antonio Fanelli, Giovanni Lalli e Giuseppe Libertucci (quest’ultimo ex consigliere comunale).

“Un paese moderno deve progettare il futuro – ha sottolineato ancora Gravina – mettendo al centro la relazione sociale che ne deve rappresentare la base e, ancor più nel mondo del lavoro, questa dinamica che genera valori etici e morali deve trovare una corrispondenza sia nelle tutele dei diritti dei lavoratori e sia nella progettazione di interventi che prospettino per i nostri giovani concrete possibilità di trovare occupazioni nei territori dove sono nati.

Riportare l’attenzione sui diritti dei lavoratori è la priorità che politica e istituzioni devono tornare a darsi senza condizionamenti di sorta, senza strategie elettorali, ma nell’interesse esclusivo della società civile del nostro intero paese che ha bisogno di rendere ancora più inclusivi e sicuri i luoghi di lavoro e trasparenti le opportunità che vanno date a ogni cittadino di poter esprimere, attraverso l’impegno lavorativo, il proprio essere e i propri progetti da realizzare che non sono solo personali, ma che diventano, come nel caso dei nostri concittadini oggi insigniti di questo importante riconoscimento, forza e benessere comune”.

Alla manifestazione, moderata dalla giornalista Pina Petta, erano presenti i principali rappresentanti istituzionali della nostra regione, a cominciare dal governatore Donato Toma e dal presidente della Provincia Francesco Roberti, oltre ai parlamentari Antonio Federico, Luigi Di Marzo, Rosa Alba Testamento.

Stelle al merito 2022 Federico Di Marzo Testamento
Funzione della produzione e paradigma del sistema produttivo sono stati i temi trattati dal presidente Toma nel suo intervento: imprese, famiglie, lavoro, consumi, risparmio, istituzioni che vigilano ed intervengono a sostegno del lavoro e delle imprese.
Per Toma “oggi è la festa di chi lavora o ha lavorato una vita e di quanti hanno la legittima aspirazione ad entrare nel mondo del lavoro”.
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