Isernia

Tangente da un milione chiesta alla Dr Motor: così è stato arrestato il direttore dell’Agenzia delle Entrate

Nelle prossime ore il funzionario sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia alla presenza del suo legale, mentre i Carabinieri e la Finanza del Nucleo di Polizia giudiziaria hanno completato l'acquisizione della documentazione utile alle indagini negli uffici dell'Agenzia delle Entrate di Isernia e nell'abitazione dell'avvocato 48enne venafrano

E’ stato il commissario giudiziale del Tribunale di Isernia che stava seguendo il concordato della Dr Motor, gruppo automobilistico di Macchia d’Isernia, ad accorgersi della richiesta: una tangente di un milione di euro. Ecco la “lauta ricompensa” avanzata, secondo gli inquirenti, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia arrestato per tentata concussione questa mattina. Il dirigente avrebbe fatto intendere di essere disposto a chiudere un occhio rispetto alle pratiche debitorie avviate dalla Dr Motor Company Srl con sede a Macchia di Isernia, precedente società del gruppo Dr Automotives dell’imprenditore Massimo Di Risio, attualmente sotto concordato preventivo.

Nelle prossime ore Domenico Riccio sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia in compagnia del legale di fiducia che nominerà a breve per chiarire la sua posizione rispetto ai “gravi indizi” a suo carico e alla luce di una serie di elementi raccolti nel giro di un anno, ossia dal dicembre del 2021. Tutto questo ha indotto la Procura a formulare la richiesta della misura cautelare accolta dal giudice per le indagini preliminari ed eseguita all’alba di oggi: l’avvocato 48enne è ai domiciliari nella sua abitazione di Venafro.

Oggi gli uomini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Isernia e il reparto Finanza della polizia giudiziaria hanno acquisito ulteriore documentazione, materiale cartaceo e informatico, sia negli uffici dell’Agenzia delle Entrate del capoluogo pentro sia nell’abitazione del dirigente.

“La tentata concussione si è verificata nell’ambito di una procedura di concordato che riguarda una grossa impresa di questo territorio – ha spiegato il procuratore di Isernia Carlo Fucci ai giornalisti – e coinvolge, come persona offesa, un commissario giudiziario nominato dal Tribunale di Isernia”. Tutto in una fase in cui si stava lavorando per “consentire il ritorno sul libero mercato della stessa società”.

Il procuratore non ha esitato a mettere in luce quello che ha definito un “fatto di particolare gravità” e che spiega la richiesta al gip di emettere la misura cautelare: “La richiesta di una ingente somma di denaro che avrebbero dovuto versare l’imprenditore e gli altri amministratori della società a favore del direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia”. In cambio del denaro, attraverso pressioni e richieste in diverse occasioni, avrebbe garantito al gruppo d’impresa importanti vantaggi in termini di riduzione dell’esposizione debitoria verso l’Agenzia delle Entrate.

La Procura, venuta a conoscenza del tentativo denunciato dal commissario giudiziale del Tribunale di Isernia, ha avviato le indagini “che sono state anche tecniche”.

“La somma di denaro – ha esplicitato Fucci – veniva chiesto in cambio del non aggravamento (qualora possibile, noi abbiamo dei dubbi) della situazione tributaria e fiscale dell’impresa. Per abbattere questa parte fiscale e per evitare possibili campagne mediatiche contro l’impresa e una serie di eventi negativi che avrebbero potuto determinare il fallimento della società (già evitato in precedenza), si chiedeva questa somma di denaro”. La misura è stata necessaria per evitare che “dal tentativo si arrivasse alla consumazione” e “la reiterazione del reato”. Quindi, “il gip del Tribunale di Isernia ha condiviso questo quadro probatorio e quindi è stata emessa l’ordinanza che ha disposto gli arresti domiciliari dell’indagato”.

Finora non ci sono altre persone coinvolte nell’indagine, mentre Riccio è stato sospeso dal suo incarico dalla direzione regionale dell’agenzia delle entrate in attesa di ricevere i provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

 

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