Il caso di sant'angelo limosano

Scomparsa di Nicole, la chiave del giallo in un vuoto di novanta minuti

Da ricostruire un lasso di tempo ritenuto cruciale per sciogliere il mistero della bambina di 5 anni scomparsa la notte tra sabato e domenica. Cosa è accaduto tra le 21 e 30 e le 23 di sabato 2 aprile?

Gli inquirenti che indagano sulla scomparsa della piccola Nicole hanno accertato che fra le 21 e 30 e le 22 e 30 la madre non era in casa. E che l’allarme è scattato dopo le 23. Cosa è accaduto in quei 90 minuti? La chiave del giallo che risponderebbe alle domande di una vicenda ancora poco chiara, sia in merito alla scomparsa che al ritrovamento della bambina (avvenuto 13 ore dopo in un anfratto a 800 metri da casa), è tutta lì.

Dall’analisi delle telecamere della videosorveglianza del paese si vedrebbe la macchina della madre, indagata per abbandono di incapace, dirigersi in una direzione diversa da quella che conduce all’abitazione. Dagli accertamenti sul traffico telefonico, invece, si starebbero approfondendo le telefonate intercorse nei minuti precedenti alle 21 e 30 e i messaggi successivi, poi cancellati.

Si scava intanto nella vita della madre, finora unica indagata. Gli inquirenti stanno tentando di ricostruire quei novanta minuti durante i quali la 24enne aveva detto di essere rimasta a casa ad allattare il figlio più piccolo e di aver sgridato Nicole perché rimettesse i giocattoli al loro posto, per cambiare successivamente versione ammettendo di essersi allontanata per poco tempo da casa mentre Nicole sembrava addormentata, chiudendo la porta principale a chiave.

In particolare, chi indaga vuole capire se la ragazza nasconda qualcosa relativamente alla scomparsa della bambina. Perché la fuga di una piccola di 5 anni in mezzo al buio, al freddo, in un campo agricolo potenzialmente pericoloso, non combacia al momento con la normalità di una condotta tipica dei bambini di quell’età.

Alcuni elementi info-investigativi raccontano di una madre “particolarmente attenta ai figli”. Una giovane donna che “li portava sempre con sè ovunque” e che “non ha mai fatto mancare niente a nessuno dei due. Abbinava – dicono in paese – finanche le scarpette con il cerchietto per i capelli”. “Il più piccolo inoltre – racconta chi la conosce – non va con nessuno se non con la sua mamma”. E quanto a Nicole, “è la più educata a scuola”.