Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla nomina da parte del Consiglio dei Ministri dell’avvocato Giacomo Papa, designato sub-commissario alla sanità e quindi vice del governatore-commissario ad acta Donato Toma. Per il Movimento 5 Stelle si profila una possibile incompatibilità tra l’incarico affidato a Papa, che è consulente giuridico dello stesso presidente della Regione Molise, con i ruoli politici ricoperti in passato all’interno di Forza Italia, il partito dell’europarlamentare Aldo Patriciello, la cui famiglia è proprietaria di Neuromed, uno dei maggiori operatori privati convenzionati nel sistema sanitario regionale.
Giacomo Papa, per chi lo avesse dimenticato, è stato il collaboratore di Nunzia De Girolamo, l’ex ministro sannita che per un periodo ha guidato il partito di Berlusconi in Molise nelle vestiti di commissario. Infine, l’avvocato è stato responsabile nazionale del Dipartimento Rapporti con la Pubblica Amministrazione di Forza Italia.
In questo intreccio quasi ‘politico-sanitario’, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione per far luce sui “possibili conflitti d’interesse sul piano politico”. Il capogruppo Andrea Greco ha esplicitato tutti i suoi dubbi su questa nomina: “All’interno o attorno allo stesso partito, Forza Italia, ci sono il commissario Toma, il politico e l’imprenditore nella sanità privata per antonomasia, Aldo Patriciello, e il sub commissario Papa, che del partito forzista è stato responsabile per i rapporti con la Pubblica amministrazione e che in passato ha sponsorizzato la candidatura di Mario Pietracupa, presidente Neuromed e cognato di Patriciello. Nulla contro il professionista Papa, ma è utile ricordare che, oltre ad essere l’attuale consulente giuridico del presidente-commissario, ha patrocinato numerosi contenziosi in favore dell’Asrem, particolare che rende la sua nomina inopportuna sul piano amministrativo, pur non essendovi incompatibilità”.
I consiglieri pentastellati ricordano che “tra i compiti attribuiti alla struttura commissariale nel suo complesso, infatti, c’è la gestione e il controllo del rapporto con le strutture private accreditate. I contratti con i grandi erogatori come Gemelli e Neuromed sono scaduti a fine 2018 e in queste settimane sono in corso i negoziati per assegnare i budget e le relative modalità di pagamento delle prestazioni erogate a favore dei cittadini molisani e di quelli provenienti da fuori regione”. Quindi, “il sub commissario Papa dovrà valutare e contribuire a definire il rapporto con i privati con cui ha avuto stretti legami professionali che si affiancano ai legami politici con Forza Italia. Noi invece crediamo che serva serenità assoluta nella valutazione di questi contratti e la stipula di nuovi accordi negoziali che valgono 100 milioni di euro ogni anno”.
L’interrogazione del Movimento 5 Stelle è “a nome di tutti i molisani che ritengono in pericolo la sanità pubblica”. Ecco i punti da chiarire: “Vogliamo sapere – aggiunge Greco – se il neo sub commissario Papa proseguirà nel rapporto di consulente giuridico di Toma e se saranno revocati gli incarichi legali che gli sono stati affidati da Asrem, 22 solo nel periodo 2020-2021. Vogliamo sapere se Toma intende coinvolgere il Consiglio prima di rinnovare i contratti di accreditamento con i privati. E vogliamo sapere se confermerà il blocco dell’extrabudget e il taglio del budget di spesa previsti dalla precedente struttura commissariale. Una domanda quasi retorica ma dal valore politico determinante. Toma in passato si è detto contrario ai tagli, confermando la volontà di rafforzare il privato rispetto al pubblico, con regole contabili che condannano il Molise ad un eterno Piano di rientro”.
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