Indicatori istat 2021

Crisi demografica inarrestabile: il Molise perde più residenti di tutti. Si abbassa la speranza di vita

La popolazione del Molise al 1 gennaio 2022 risulta inferiore ai 291mila abitanti, e il calo rispetto all'anno precedente è il più sostanzioso d'Italia (-12 per 1000). Continua ad andare male sul fronte della natalità (le regioni che fanno meno figli sono la nostra e la Sardegna) e la mortalità stimata in eccesso e legata al Covid-19 da noi ha la percentuale maggiore nel 2021 (17% contro una media nazionale dell'8%)

Il Molise ha perso nell'ultimo anno altri 3mila residenti e ora ha una popolazione sotto i 291mila abitanti (290.769). Ed è una tendenza che si consolida, anno dopo anno, e solo nel 2020 la perdita era stata di 6mila residenti. Non è questo l'unico dato – negativo – emerso dal report degli indicatori demografici 2021 pubblicato pochi giorni fa dall'Istat.

In tutta Italia il calo dei residenti nel 2021 è stato di 253mila unità (sebbene la diminuzione sia inferiore a quella registrata nel 2020). La variazione relativa della popolazione è pari infatti al -4,3 per mille, in moderato miglioramento rispetto al 2020 (-6,8 per mille). In ogni caso la popolazione residente nel nostro Paese è in riduzione costante dal 2014 quando risultava sopra i 60 milioni. Al 1 gennaio 2022, secondo questi primi dati provvisori, la popolazione risulta scesa sotto i 59 milioni. La natalità è sempre più al minimo storico (e il Molise fa peggio di quasi tutte le regioni ad eccezione della Sardegna) e la mortalità rimane alta (anche se in calo sull'anno precedente). In pratica nel 2021 ogni 100mila abitanti per 7 nascite si sono avuti 12 decessi.

L'età media della popolazione è leggermente in rialzo (46,2 anni in Italia). Questa la composizione per età e genere in Molise.

 

Qualche piccola buona notizia c'è: cresce di 3 mesi rispetto al 2020 nel Belpaese la speranza di vita alla nascita (ma non così in Molise). Inoltre è in ripresa il flusso migratorio con l'estero e proprio la nostra regione è quella che ha una maggior risalita sul 2020 (da 0,7 a 2,6 per mille). Tradotto: aumentano le persone che si trasferiscono in Molise dall'estero. Il saldo migratorio interno, e cioè molisani che si trasferiscono in altre regioni, però da noi è -3,9 per mille (ed è uno dei dati peggiori d'Italia.

istat saldo migratorio 2021

 

In realtà i motivi per gioire sono davvero pochi. “Il 2021 - si legge nel report - restituisce un quadro complessivo nel quale la pandemia continua ad esercitare effetti sul comportamento demografico” per quanto non arriva ai livelli dell'anno precedente. Ma la nota dolente ci riguarda – come molisani – in particolar modo perchè “In un quadro tendenziale dove le diseguaglianze territoriali tornano a essere evidenti, la crisi demografica colpisce maggiormente il Mezzogiorno (-6,5 per mille) e, in particolar modo, regioni come Molise (-12 per mille), Basilicata (-9,5) e Calabria (-8,6), sempre più sul procinto di essere coinvolte in una situazione da cui appare difficile poter uscire”.

I decessi nel corso dell'anno sono stati complessivamente 709mila (meno rispetto all'anno prima) e secondo il Sistema di Sorveglianza Nazionale integrata dell’ISS, 58.705 di questi sono attribuibili a Covid-19, in calo rispetto ai 77.165 del 2020. Queste 58mila unità stimate come eccesso di mortalità (di cui circa 32 mila sono uomini e 26 mila donne, confermando che la pandemia colpisca letalmente soprattutto il genere maschile) a livello nazionale rappresentano l’8% della mortalità riscontrata nell’anno (13% nel 2020) ma la situazione è molto varia sul piano territoriale. Nel Nord rappresenta il 7%, nel Centro l’8% e nel Mezzogiorno il 10% del totale. A livello regionale i valori variano dal 5% della Liguria al 17% del Molise, confermando un’immagine letteralmente capovolta rispetto al 2020.

istat fecondità 2021

 

Veniamo al capitolo della natalità che prosegue, imperterrita, la sua tendenza negativa. “Con 399 mila neonati, il 2021 certifica l'ennesimo traguardo storico del record di minore natalità mai registrato nella storia d'Italia”. Il tasso di fecondità totale in Italia - ovvero il numero medio di figli per donna - è di 1,25 (in lieve aumento rispetto all'1,24 del 2020, e tornano ad aumentare i matrimoni) ma in Molise è di 1,08 e la nostra è la seconda regione che fa peggio dopo la Sardegna. L'età media al parto in Italia è di 32,4 anni mentre in Molise è più alta (32,8). L'Istat cita Molise, Basilicata e Sardegna come regioni “saldamente ancorate sul valore di rimpiazzo della sola madre, cioè un figlio per donna, che non idealmente a quello della coppia di genitori”. “In prospettiva, al fine di contrastare la perdurante bassa natalità – così l'Istituto Nazionale di Statistica - il Paese avrebbe bisogno non solo di fare molti più figli di quanti se ne facciano normalmente, ma anche di incrementare la base potenziale di chi potrebbe farli. Anche perché avere figli è sempre più una scelta rinviata nel tempo e, in quanto tale, ridotta rispetto a quanti idealmente se ne desiderano. L’età media al parto ha raggiunto i 32,4 anni (+0,2 sul 2020), un parametro che segna regolari incrementi da molto tempo (30,5 nel 2002)”.

istat speranza di vita 2021

 

Piccoli miglioramenti, come anticipato, riguardano la speranza di vita, ma in Molise i dati invero peggiorano ponendosi in controtendenza con l'andamento generale nazionale. La speranza di vita alla nascita per un maschio italiano è di 80,1 mentre in Molise scende a 78,3 anni (-1,5 rispetto all'anno precedente). Per quanto riguarda la componente femminile della popolazione la media italiana è 84,7 ma in Molise è 84 (meno 0,7 rispetto al 2020).

Il quadro per la nostra regione è – insomma - sempre più fosco. E invertire la rotta appare sempre più utopistico.

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