Campobasso

Oltre 100 analisi in laboratorio e 96 controlli: l’acqua del rubinetto è meglio di quella in bottiglia

Anche quest’anno i risultati dei campionamenti e dei monitoraggi restituiscono un giudizio lodevole: il nostro oro blu si conferma di ottima qualità, classificandosi nella categoria oligominerale o leggermente mineralizzata (valore residuo fisso a 180° sempre inferiore ai 500 mg/litro), povera di sodio e quindi assolutamente adatta all’uso potabile quotidiano

Anche quest’anno il Comune di Campobasso, il 22 marzo, celebra il #WorldWaterDay2022, la giornata mondiale istituita dalle Nazioni Unite mirata a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica di tutto il mondo sull’importanza della riduzione degli sprechi idrici e della necessità di adottare stili di vita e comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico prima che sia troppo tardi.

L’accesso all’acqua potabile è un dono di natura dal valore inestimabile che va adeguatamente valorizzato ma anche razionalizzato e salvaguardato; ancora oggi, infatti, oltre due miliardi di persone sulla terra non possono godere di tale accesso e ciò deve spingere tutti a riflettere sull’importanza del tema, ancor più in questi periodi di grande instabilità sociale, economica, politica.

L’Amministrazione comunale di Campobasso impegnata nel costante percorso di valorizzazione dell’acqua pubblica, ha quindi annunciato che anche quest’anno i risultati dei campionamenti e dei monitoraggi che ci restituiscono ancora una volta un giudizio eccellente: il nostro oro blu si conferma di ottima qualità, classificandosi nella categoria oligominerale o leggermente mineralizzata (valore residuo fisso a 180° sempre inferiore ai 500 mg/litro), povera di sodio e quindi assolutamente adatta all’uso potabile quotidiano.

Indicatori acqua

“A garanzia dei consumatori, – ha spiegato l’assessore Simone Cretella – anche nel 2021, anno di riferimento delle analisi, sono state effettuate centinaia di analisi e controlli ispettivi dell’acquedotto, con esiti sempre in linea con i valori di legge, su tutte le sorgenti che alimentano la rete cittadina: Foce, Acquedotto Molisano Destro, Monteverde.”

Nello specifico, nel 2021 sono state eseguite, a cura del Comune di Campobasso, 144 analisi di laboratorio, 96 controlli ispettivi dei manufatti dell’acquedotto e non sono stati rilevati casi di non conformità agli standard di qualità fissati dalle normative.

Il rapporto analitico, suddiviso anche per singole zone di approvvigionamento, è consultabile nell’apposita sezione del sito web del Comune di Campobasso.

“Scegliere quindi l’acqua del rubinetto – ha sottolineato l’assessore Cretella – resta una scelta che offre molteplici vantaggi: un’acqua di assoluta qualità, in tantissimi casi di gran lunga superiore alle più comuni acque imbottigliate, un’acqua a costo per litro praticamente zero (le acque imbottigliate costano mediamente il 6000% in più), ed un’acqua sostenibile per l’ambiente, che non produce emissioni e rifiuti; proprio l’uso smodato delle acque minerali è infatti tra le principali fonti di produzione di rifiuti: solo in Italia se ne producono e consumano circa 10 miliardi di bottiglie di plastica all’anno, con un derivante impatto ambientale incalcolabile.”

L’Acquedotto Comunale è costituito da 600 km di tubazioni, 2100 pozzetti, 29.000 punti di consegna all’utenza, 12 serbatoi, 2 sorgenti, un impianto di sollevamento, 18 stazioni di telecontrollo, 72 distretti con punti di misura delle portate di alimentazione.

Le 15 reti idriche dell’acquedotto servono un territorio di 56 chilometri quadrati e una popolazione di circa 50000 abitanti.

Il 97% dell’acqua distribuita proviene dall’Acquedotto Molisano Destro, sorgenti del Biferno.

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