Mirabello sannitico

“L’ammazzo con una spranga di ferro, se ne deve andare”: ex suocero allontanato e indagato per estorsione

Misura cautelare disposta dal Gip su richiesta della Procura a carico di un cittadino di Mirabello Sannitico che terrorizzava la ex nuora, risultata assegnataria della casa coniugale in seguito al divorzio.

Ha minacciato di uccidere con una spranga di ferro la ex nuora che in seguito al divorzio aveva ottenuto l’assegnazione della casa coniugale dal giudice. Un uomo residente a Mirabello Sannitico (Campobasso) è stato allontanato dal comune di residenza e dall’abitazione, che si trova nello stesso condominio dell’appartamento in cui abita la donna con le due figlie, su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Campobasso, che ha accolto la richiesta della Procura del capoluogo.

“Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa” e “divieto di dimora nel comune di residenza della persona offesa”: queste la misure disposte a carico dell’indagato che non aveva mai accettato l’assegnazione della casa coniugale alla donna. Negli ultimi tempi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sua ostilità si era tradotta in minacce sempre più esplicite sia verbali che scritte in sms e chat, anche con messaggi vocali, tanto che la vittima – esasperata e terrorizzata dalla situazione – aveva deciso di allontanarsi da quella casa per tutelare la propria integrità e quella delle figlie.

Le attività di indagine avviate dai carabinieri di Mirabello hanno confermato la gravità delle azioni minatorie e la sussistenza di un “pericolo oggettivo” per la donna e le figlie che abitano al piano superiore dell’appartamento in cui vive l’indagato, al quale è stato contestato il reato di estorsione aggravata.

Tra le prove acquisite alcuni messaggi particolarmente preoccupanti. “Se ne devono andare, ammazzo prima lui e poi lei”, con riferimento al nuovo compagno della donna. E ancora: “Li aspetto e gli tiro una spranga di ferro in testa, vado in galera ma questa soddisfazione me la devo togliere”, riferisce una nota della Procura nella quale il procuratore capo Nicola D’Angelo dichiara: “Lo specifico contesto nel quale è maturata questa vicenda dimostra, ancora una volta, come le aggressioni e le intimidazioni all’interno delle comunità familiari costituiscono un fenomeno in forte espansione nei confronti del quale la magistratura e le forze dell’ordine intraprendono tutte le possibili iniziative per prevenirlo e contrastarlo”.