Lo sciopero

Riposi ridotti e fermate rischiose: autisti Atm tornano ad incrociare le braccia

Il prossimo 4 febbraio nuova giornata di sciopero proclamato dal sindacato Faisa Cisal. Il personale si fermerà dalle 19 alle 23. "La società ha ridotto i riposi mentre il 98% delle fermate in regione per il servizio pubblico sono illecite, perché non in regola con quanto prevede il codice della strada", la denuncia

Il personale si fermerà dalle 19 alle 23 di venerdì 4 febbraio: è la Faisa Cisal Molise a proclamare la terza giornata di sciopero che coinvolgerà gli autisti della società Atm. L’organizzazione sindacale contesta la riduzione dei riposi concessi dalla società ai lavoratori: “Atm ha ridotto a 45 le ore di riposo settimanale del personale di guida che effettua percorsi superiori ai 50 chilometri”. A detta della Faisa, “la società non ritiene applicabile la normativa in quanto gli autisti effettuano frequenti fermate e percorrerebbero tratte inferiori ai 50 chilometri”. In realtà, “la legge prevede tutt’altro”, ribadiscono dall’organizzazione sindacale che cita il decreto legislativo numero 67/11 che “ha inserito il conducente di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibito a servizio pubblico, fra i mestieri particolarmente faticosi e pesanti (usuranti), non ha inserito il conducente di camion che effettua lunghe percorrenze. Quindi, è esattamente il contrario”.

Al tempo stesso, per la Faisa, “non si può equiparare al riposo l’interruzione con continui scali e fermate” durante le quali l’autista è impegnato nell’emissione dei biglietti.

Il sindacato mette in evidenza un’altra criticità: “Il 98% delle fermate in regione per il servizio pubblico sono illecite, perché non in regola con quanto prevede il codice della strada. Per questo l’autista, oltre a rischiare civilmente e penalmente, si vede ridurre ingiustamente il riposo, per aver obbedito agli ordini dell’azienda e non a quelli del codice della strada. Infine, non si può fare a meno di segnalare che sia le fermate sia la riduzione dei riposi sono due violazioni di legge, inerenti la sicurezza, per cui l’autista molisano potrebbe anche non essere sanzionato in Regione, ma, senz’altro, appena fuori dei confini regionali. Ad aggravare la situazione è anche il mancato intervento dell’ente”.