Sfogo amaro

Atto incendiario contro Ecogreen a Peschici, l’impresa: “Non ne possiamo più”

Un mezzo della Ecogreen, ditta molisana con sede operativa a Campochiaro che fa il servizio della raccolta differenziata a Peschici (Foggia), è stato distrutto dal fuoco durante l’altra notte. Le fiamme hanno interessato il deposito della ditta, alla periferia del paese garganico, e hanno distrutto il macchinario utilizzato per compattare la carta. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri che stanno anche verificando la presenza di telecamere. Sembra scontata la matrice dolosa del gesto.

Il sindaco di Peschici ha sbottato: “Ora basta”. E la Ecogreen rilancia: “Basa davvero, non ne possiamo più”. L’ex amministratore delegato Enrico Perretta e la moglie Sandra Sica, collaboratrice nelle società di famiglia, da sempre, sono amareggiati: “Non è possibile che i delinquenti, in questo caso incendiari, restino impuniti e gli imprenditori che danno lavoro alle persone e investono debbano morire per sfinimento”.

Non è il primo episodio che coinvolge la Ecogreen, ormai allo stremo e sotto procedura fallimentare. “Le aziende muoiono – dice ancora l’impresa – per crediti inesigibili nei confronti soprattutto di enti pubblici e troppe tasse, mentre la malavita spadroneggia. Ecogreen si ritrova con una società in liquidazione e un pugno di mosche in mano, mentre chi ha appiccato il fuoco resta impunito”.

Già altre volte i mezzi aziendali, malgrado siano stati parcheggiati in un autoparco privato, vengono presi di mira a Peschici. “Una mini pressa è andata completamente distrutta e altri mezzi sono stati danneggiati e risparmiati in parte solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco”.

E non finisce qui, perché solo un mese fa è stata presa di mira, durante una riunione con i rappresentanti comunali sempre a Peschici, anche l’auto personale di Enrico Perretta, la cui società ha la sede legale a Campobasso. Una confezione di diavolina – il racconto – è stata posizionata e accesa su una ruota. Un dipendente ha visto fumo e avvisato l’imprenditore, evitando il peggio. Per l’azienda che fornisce servizi in materia di rifiuti solidi urbani non ci sono dubbi: “L’atto delittuoso ha come finalità imporre la volontà e la supremazia del clan locale”.

A proposito dei problemi innescati dalle tassazioni e dai crediti inesigiti, soprattutto quando si lavora con gli enti pubblici, “qualcosa deve cambiare nel Sistema Italia. Per ora però è solo un sogno”.

 

(foto da Foggia Today)

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