Le anticipazioni

A piccoli passi verso il ritorno alla normalità. Ipotesi Dad dimezzata e fine stato di emergenza

Oggi pomeriggio si riunirà il Consiglio dei Ministri che darà vita a un nuovo Decreto. Tante le misure allo studio (forse non a tutte si darà risposta oggi), dalle nuove regole per la Dad alla fine di alcuni obblighi, ma che vanno nella medesima direzione: quella di una semplificazione delle regole e di un cauto ritorno a una vita normale. Vediamole

La normalità ritrovata. Allentamento (e semplificazione) delle regole per la Dad, Green Pass senza limiti di tempo per chi ha la terza dose, mini (ma solo mini) proroga della misura delle mascherine all’aperto. E infine l’addio al sistema dei colori delle Regione e la fine dello stato di emergenza.

Non è ancora completamente definito quanto di tutto ciò – o di altro ancora – verrà messo nero su bianco nel Decreto del Consiglio dei Ministri che si riunirà oggi pomeriggio, non prima di aver preso atto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico che si incontrerà stamane. Ma l’impressione è che ci sarà un nuovo depennamento di talune regole finora in vigore e il cambiamento (sempre nell’ottica di un cauto ritorno alla normalità) di talaltre.

Dad dimezzata e nuova gestione dei positivi a scuola: è questo uno dei punti principali su cui ci si confronterà. E già non mancano le polemiche, con la Lega che chiede di non imporre differenziazioni tra bambini vaccinati e non. La parola definitiva la dirà il Cts, che dovrà indicare se è possibile che in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, si applichino le stesse regole o se è necessario attendere ancora un po’ e procedere per gradi, iniziando ad eliminare la dad magari solo per gli studenti delle medie e superiori vaccinati o guariti, indipendentemente dal numero di contagiati in classe.

Potrebbero continuare ad andare a scuola, con mascherina Ffp2, in regime di autosorveglianza, come avviene per gli adulti contatto di positivi: questa l’ipotesi in campo per i positivi asintomatici.
Quel che sembra più certo è la decisione di dimezzare la Dad: durerà soltanto 5 giorni (o forse 7) e non più 10. Una riduzione che dovrebbe applicarsi già a partire dalle scuole dell’infanzia.
Prevista anche una semplificazione delle regole per il rientro in classe: soltanto i positivi dovranno presentare il certificato del pediatra o del medico di base per attestare la loro guarigione. Per gli studenti che sono stati a casa in quanto contatti stretti di un positivo e non sono vaccinati basterà il tampone mentre per i guariti o vaccinati da meno di 120 giorni o con booster sarà sufficiente il controllo del green pass a scuola.

 

Verso l’estensione del Green Pass con terza dose: all’esame del Consiglio dei Ministri ci sarà anche la modifica della durata del Green pass dei soggetti vaccinati con tre dosi: l’ipotesi sul tavolo prevedrebbe una durata illimitata del certificato verde.

 

Fine dello stato di emergenza il 31 marzo e stop sistema dei colori: non è certo se il provvedimento conterrà le annunciate modifiche al sistema dei colori (ad eccezione della zona rossa) delle regioni e al computo dei ricoveri per Covid. Quel che sembra verosimile è che si vada verso la fine dello stato di emergenza il 31 marzo (quando scadrà e non sarà più prorogato).

 

No alle mascherine all’aperto e riapertura discoteche: il 10 febbraio (in tempo per San Valentino come speravano i gestori) dovrebbero riaprire le discoteche. Sempre quel giorno scadrà l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, oggi in vigore in tutta Italia. Dunque dall’11 febbraio si prevede che non sarà più necessario portare il dispositivo di protezione delle vie aeree in luoghi all’aperto. Un obbligo che cade e che farà presumibilmente felici molti.

 

Multe per over 50 non vaccinati: dal primo febbraio scatta la sanzione da 100 euro per gli ultracinquantenni che hanno scelto di non vaccinarsi o che non sono in regola con le dosi di vaccino. È previsto che la multa arrivi direttamente a casa delle persone con una cartella dell’Agenzia delle Entrate. Le persone a rischio sanzione ad oggi sono circa 1,5 milioni in Italia, in Molise (al momento) sono poco meno di 8mila.

 

Probabile che solo alcune delle misure descritte verranno oggi inserite nel nuovo Decreto Legge. Per altre magari ci vorrà qualche giorno in più. Ma è del tutto evidente che tutto va nella direzione di un ritorno alla normalità, anche perchè a partire dalla primavera gli (ancora, per certi versi) alti numeri della pandemia dovrebbero subìre un nettissimo calo, di cui già oggi vediamo i prodromi.

commenta