La partita per il quirinale

“Una donna tra i grandi elettori”: le Dem incalzano il Consiglio regionale

Nella delegazione molisana che il 24 gennaio sarà a Roma per eleggere il nuovo presidente della Repubblica deve esserci una donna per rispettare la parità di genere. E’ l’auspicio espresso dalla Conferenza Permanente delle Donne Democratiche del Molise alla vigilia della scelta dei tre grandi elettori in Consiglio regionale. 

La seduta dell’assemblea di palazzo D’Aimmo è in programma domani (11 gennaio). Il Movimento 5 Stelle ha scelto Andrea Greco: il capogruppo sarebbe stato preferito a Patrizia Manzo anche in virtù di un’indicazione del partito a livello nazionale. Le trattative invece sono in corso nel centrodestra: alla missione romana dovrebbe partecipare il governatore Donato Toma, come da prassi. Difficile invece che la maggioranza segua l’indicazione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative di designare il presidente Micone. Mentre si è proposta Aida Romagnuolo.

Due del centrodestra, Greco per M5S (votato dal Pd): ultime trattative sui ‘grandi elettori’ del nuovo Capo dello Stato. Toma spera

Se il centrodestra scegliesse due rappresentati, “il Molise si confermerebbe essere una regione per nulla “rosa” con una gestione del potere tutta al maschile”, osservano le Donne dem. “Ricordiamo, infatti, che fino a qualche mese fa il Molise non aveva una donna nel suo esecutivo, nonostante la presenza di quattro consigliere regionali.

Per non ripetere più gli errori di un passato non troppo remoto, la  auspica, questa volta, il rispetto del principio della parità di genere nella scelta dei delegati.

Un auspicio – aggiungono – che si inserisce nel solco delle richieste e delle azioni già portate avanti dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico del Molise con proposte di legge, interrogazioni e mozioni presentate per favorire ed attuare un’adeguata rappresentanza di genere nella vita sociale, culturale, economica, politica e istituzionale e per garantire la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive, l’equilibrata rappresentanza di genere negli organi di governo della Regione e nell’accesso agli organi degli enti e delle società a partecipazione regionale per i quali siano previste nomine e designazioni di competenza degli organi regionali”.

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