La visita del ceo

Tavares non conferma Gigafactory a Termoli, “ma questo sito resta candidato ideale al passaggio all’elettrico”

L'Amministratore delegato Stellantis non scioglie tutti i dubbi sul progetto di rilancio della fabbrica metalmeccanica di Termoli, ma apprezza i livelli di qualità e sicurezza e conferma che la posizione strategica, la tipologia della viabilità e le caratteristiche dell'insediamento industriale rendono il sito di Termoli candidato ideale. I dettagli saranno illustrati nel Piano Industriale a inizio marzo

La visita di Carlos Tavares a Termoli non ha sciolto i dubbi esistenti sul futuro dello stabilimento molisano della Fiat. Al di là delle dichiarazioni di facciata, infatti, la mancata conferma ufficiale sull’investimento per la Gigafactory che era stata annunciata l’estate scorsa equivale a tenere ancora col fiato sospeso i lavoratori.

Il numero uno del gruppo automobilistico nato dalla fusione fra Fca e Psa è giunto a sorpresa stamane, proprio poche ore dopo le dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera riguardo le trattative ancora non concluse per la realizzazione della grande fabbrica di batterie per auto elettriche da costruire proprio a Termoli.

Il Ceo di Stellantis si è trattenuto in fabbrica per diverse ore, visitando vari reparti e interloquendo coi manager dello stabilimento. Secondo quanto trapela, sarebbe stato favorevolmente colpito dai livelli di efficienza della fabbrica di Rivolta del Re. Avrebbe inoltre apprezzato la viabilità e le caratteristiche dell’insediamento industriale molisano.

L’incontro con i rappresentanti sindacali di stabilimento è durato circa un’ora e dieci minuti. “Auspichiamo che l’ufficialità della Gigafactory a Termoli possa arrivare nel giro di poche settimane e auspichiamo di conoscere la tempistica di realizzazione degli interventi del piano di rilancio” commenta Angelo Masi della Fiom, che ha seguito l’incontro con l’amministratore delegato Stellantis all’interno dello stabilimento e ha anche provato a chiarire eventuali tagli dei livelli occupazionali.

Domande alle quali Tavares non avrebbe tuttavia fornito risposte, riservandosi evidentemente di parlarne a cose fatte. È emerso il ruolo decisivo del Governo italiano per quanto riguarda la implementazione dei fondi già stanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza con risorse aggiuntive, per un investimento che potrebbe ammontare a diversi miliardi di euro.

Sempre secondo fonti sindacali durante il confronto con le RSA, Tavares avrebbe fatto presente di voler attendere la costituzione, prevista all’inizio di febbraio, di una società che oltre a Stellantis prevede due soggetti, uno dei quali importanti e fornitori di energia elettrica. “Siamo soddisfatti – conclude Masi – che Stellantis abbia apprezzato la qualità degli standard del nostro stabilimento, ricavandone una ottima impressione come lui stesso ci ha detto”.

Termoli resta la sede favorita per ospitare la fabbrica di batterie nell’ambito del passaggio all’elettrico ma al momento Tavares non l’ha confermato, dando appuntamento alle prossime settimane, quando potrebbe arrivare l’annuncio di un nuovo accordo propedeutico alla realizzazione della Gigafactory.

I dettagli dovrebbero essere noti quindi soltanto il prossimo 1 marzo quando verrà svelato il Piano industriale.

Parleremo dei livelli occupazionali, dei posti di lavoro, delle professionalità dei lavoratori e della formazione una volta chiusa la questione Gigafactory“. In sostanza questo è il messaggio che Tavares ha mandato ai rappresentanti sindacali nel corso del confronto odierno, rinviando un approfondimento sulla tematica che sta più a cuore ai rappresentanti dei lavoratori in una data prossima, successiva alla ufficialità del piano di produzione di batterie per auto elettriche a Termoli.

Francesco Guida, segretario della Uilm di Termoli, sottolinea “l’ottima impressione” che il Ceo Stellantis ha ricavato dallo stabilimento metalmeccanico di Rivolta del Re ma anche l’ottimo auspicio e “il segnale di fiducia” che la sua visita rappresenta poiché avviene esattamente a un anno dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot Citroen dalla quale è nata il gruppo.

Pur nell’incertezza rappresentata da questo momento, caratterizzato inoltre da una profonda crisi del settore Automotive e da un aumento del costo delle materie prime che sta ulteriormente compromettendo il settore, l’esito dell’incontro tra Tavares e le Rsa aziendali è stato all’insegna di un ottimismo cauto. “Aspettiamo – aggiunge Guida – che venga ultimata l’interlocuzione con il Governo italiano e in modo particolare con i ministri Giorgetti e Cingolani, preposti a concludere un accordo con il gruppo”.

La visita di oggi è stata anche l’occasione per ricordare che le Gigafactory Stellantis saranno gestite dalla società Acc, alla quale Stellantis, come ha ricordato Tavares, ha già dato il suo assenso. Gli altri partner sono, ognuna partecipata al 33%, Mercedes-Benz Daimler e il gruppo energetico della TotalEnergies.

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