È Mario Draghi il più votato dai molisani interpellati da Primonumero nell’ambito della prima fase del sondaggio: chi vorresti al Quirinale? L’attuale premier ha raccolto il maggior numero di preferenze fra gli oltre cento cittadini interpellati con un quesito d’opinione posto tra venerdì e lunedì tramite whatsapp. Abbiamo rivolto la domanda a lavoratori, politici, operatori sanitari, artisti, uomini e donne del mondo del diritto, dell’informazione, della cultura e del clero.
Su 100 risposte valide, è questo il dato che emerge. Mario Draghio guida la classifica delle scelte (26 preferenze), dietro di lui solo Sergio Mattarella (14 voti), per un ipotetico ma ad oggi improbabile bis. Poi i nomi di Marta Cartabia (9), Rosy Bindi (8), Liliana Segre (7). E ancora Silvio Berlusconi (6) e Gianni Letta (4), oltre a una miriade di personaggi più o meno noti che hanno totalizzato poche preferenze.
I molisani interpellati che ci hanno risposto – e per questo li ringraziamo – sono stati molti di più, ma per una precisa linea editoriale e per dare una veste di concretezza al sondaggio abbiamo depennato tutte le risposte vaghe o comunque prive di un nominativo. Risposte come: “Una figura di alta caratura”, “Una donna”, “Un uomo o una donna che rappresentino la massima istituzione” sono state eliminate. Non perchè le risposte non fossero teoricamente condivisibili, ma perchè questo intende essere un sondaggio sui nomi dei possibili candidati alla massima carica dello Stato.
Dal risultato che qui vi proponiamo nel dettaglio nasce quindi il sondaggio che ora apriamo a tutti i lettori, per poter esprimere una preferenza come se in Parlamento, dalla settimana prossima, potessero esserci anche loro. I nomi che abbiamo selezionato sono i 9 nomi più votati, ai quali abbiamo aggiunto come decima opzione “altro”, categoria che contempla tutto il resto. O meglio, tutti gli altri.
CHI VORRESTI AL QUIRINALE? LE 100 RISPOSTE DEI MOLISANI
Mondo sanitario
Romeo Flocco (dirigente medico Asrem): Elisabetta Casellati
Gianni Serafini (dirigente medico Asrem): Liliana Segre, Giuliano Amato. Se proprio bisogna eleggere uno di centrodestra per evitare l’elezione di Berlusconi ed evitare che Draghi lasci la Presidenza del Consiglio allora Gianni Letta.
Nicola Felice (presidente comitato San Timoteo): Mario Draghi
Nicola Milano (dirigente medico): Rosy Bindi
Attilio Sorella (pediatra dirigente medico Asrem): Sergio Mattarella
Gianluigi Angelucci (infermiere al San Timoteo): Pierferdinando Casini
Romeo Faletra (Governatore Misericordia di Termoli): Silvio Berlusconi, non vedo altri
Mondo della politica
Nicola Cavaliere (assessore regionale all’Agricoltura): Silvio Berlusconi o Gianni Letta
Gianluca Cefaratti (consigliere regionale Orgoglio Molise): Franco Frattini
Michele Iorio (ex presidente della Regione Molise, ora consigliere regionale di Fratelli d’Italia): Il centrodestra ha indicato l’uomo più prestigioso del suo campo. Se la sinistra fa le barricate c’è una sola alternativa: Draghi.
Micaela Fanelli (capogruppo Pd in Regione): Mattarella è stato un grande presidente e sarebbe splendido continuare nel solco del suo indirizzo, direttamente lui o nei valori di giustizia, Europa, dei diritti e dell’uguaglianza. La soluzione che sembra tuttavia mettere insieme un arco costituzionale e partititico ampio è (dopo aver accantonato la strada di Berlusconi, inaccettabile) quella che guarda a Draghi. Personalmente, non mi dispiacerebbe affatto una donna competente, inclusiva e solidale. Ce ne sono diverse e non faccio nomi per non fare torto a nessuno.
Angelo Primiani (consigliere regionale M5S): Lorenza Carlassare (giurista e costituzionalista, ndr) sarebbe davvero un ottimo presidente
Fabio De Chirico (consigliere regionale M5S): Sceglierei Gustavo Zagrebelsky forse, o ancora meglio Paolo Maddalena che ho conosciuto personalmente.
Valerio Fontana (consigliere regionale 5S): Mi piacerebbe avere una donna come Presidente, e se proprio devo fare un nome all’interno della rosa di parlamentari potenziali candidate opterei per Anna Finocchiaro. Fuori dalle istituzioni un nome idoneo potrebbe essere quello del prof. Gustavo Zagrebelsky, che votai anche 7 anni fa alle quirinarie del Movimento 5 Stelle
Italo Di Sabato (ex consigliere regionale oggi attivista di Casa del popolo e coordinatore nazionale dell’Osservatorio repressione): Voterei per Luigi Manconi, una personalità di alto profilo. Autentico garantista e rispettoso alla lettera dei dettami costituzionali. Figura che cozza profondamente con la canea giustizialista che attraversa la politica da destra a sinistra. Indicare Manconi al Quirinale vuol dire credere di poter essere un paese più dignitoso fra sette anni, senza centri di detenzione per gli stranieri, con un’attenzione sempre viva per il diritto dei migranti, dei detenuti, delle minoranze, di chi si trova in difficoltà, in cui diritti sociali e diritti civili sono una cosa sola.
Gianluca Monturano (consigliere comunale Montenero di Bisaccia): Prof. Gustavo Zagrebelsky
Laura Venittelli (avvocato, ex deputata Pd): Luciano Violante
Filippo Monaco (ex consigliere comunale di Termoli): Premetto che io sono di parte però, vedrei benissimo Rosy Bindi come futuro Presidente. Competenza, onestà e serietà a difesa della costituzione.
Marcella Stumpo (Rete Sinistra consigliera comunale Termoli): Rosy Bindi
Antonio Bovio (consigliere comunale di Termoli M5S): Liliana Segre. Sia perché è donna ed è quasi ora, e sia perché sarebbe la massima espressione per rappresentare il nostro paese nel mondo.
Giovanni Di Stasi (ex presidente della Regione Molise): Abbiamo molti autorevoli rappresentanti che possono aspirare al prestigioso incarico, ma l’esigenza inderogabile del nostro Paese è quella di trovare una soluzione rapida e priva di traumatiche controindicazioni sul fronte sanitario e su quello dello sviluppo. La pandemia e l’urgenza di attuare correttamente il PNRR non lasciano spazio a tattiche dilatorie. Il passaggio di Mario Draghi al Quirinale e la contestuale indicazione di una nuova guida per l’attuale governo sarebbe, a mio avviso, la soluzione più rispondente alle esigenze dell’Italia. Spero che la maggioranza di governo vada in questa direzione e che sappia coinvolgere anche le opposizioni nella gestione di questo delicato passaggio politico e istituzionale.
Annibale Ciarniello (presidente Consiglio comunale Termoli): Da un lato vorrei Draghi così da non vederlo più a capo del governo. In realtà vorrei rispedirlo da dove è venuto. Berlusconi mi è simpatico ma in quel caso Draghi resterebbe dove si trova e neanche mi va bene. Quindi spero in qualcuno che abbia il coraggio (che i suoi predecessori non hanno mai avuto) di ripristinare l’ordine e soprattutto di ripristinare la legalità e rispetto delle norme e della costituzione ogni giorno calpestate a colpi di decreti.
Giuseppe Caporicci (ex sindaco Portocannone): Sinceramente dopo la morte di David Sassoli (che speravo il PD candidasse all’ultimo minuto, non essendo io a conoscenza del suo stato di salute), ho perso il mio candidato ideale. A questo punto, se devo rispondere alla domanda chi vorrebbe come Presidente della Repubblica (a prescindere dalla reale possibilità di elezione) risponderei senza esitare Piero Angela.
Pio Bartolomeo (consigliere M5S Campobasso): Sergio Mattarella
Antonio Battista (consigliere La Sinistra ed ex sindaco di Campobasso): Pierluigi Bersani in assoluto, ma apprezzerò e condividerò l’eventuale elezione di Mario Draghi.
Giose Trivisonno (capogruppo Pd al Comune di Campobasso): Paolo Gentiloni
Bibiana Chierchia (consigliere comunale Pd Campobasso): Anna Finocchiaro
Alessandra Salvatore (consigliere comunale Pd Campobasso): Sono favorevole al Mattarella bis
Alberto Tramontano (capogruppo Lega Campobasso): Mario Draghi. Dico anche chi non vorrei diventasse Presidente della Repubblica: Silvio Berlusconi
Maria Domenica D’Alessandro (consigliere Lega Campobasso): Maria Elisabetta Alberti Casellati con Mario Draghi premier
Salvatore Colagiovanni (consigliere comunale Popolari Campobasso): Mario Draghi
Carla Fasolino (consigliere comunale Popolari Campobasso): Mi piacerebbe tanto che a rappresentare il nostro Paese come presidente della Repubblica ci fosse una donna. Letizia Moratti, imprenditrice di successo, personaggio di spicco della politica, è stata Ministro dell’Istruzione ed è passata alla storia per essere stata la prima donna ad essere nominata presidente della Rai, oltre che la prima donna sindaco della città di Milano.
Massimo Sabusco (consigliere comunale E’ Ora Campobasso): Gino Di Bartolomeo (ex sindaco di Campobasso, ndr)
Domenico Esposito (consigliere comunale Forza Italia Campobasso): Gianni Letta
I SINDACI
Roberto Gravina (sindaco di Campobasso): Vorrei una persona, che sia uomo o donna, capace di rappresentare al meglio il ruolo; non ho nomi, ne circolano già alcuni (alcuni davvero degni di una barzelletta semmai dovesse concretizzarsi qualcosa in cui comunque non credo ovvero l’ipotesi “B”). Se magari bisognerà attendere tempi politici (e sanitari) migliori, previa disponibilità di Mattarella, sulla falsariga di quanto avvenne con Napolitano, si potrebbe pensare proprio ad un Mattarella bis a “tempo determinato” ma è ancora tutto molto incerto.
Costanzo della Porta (sindaco di San Giacomo degli Schiavoni): Ne faccio due. Per appartenenza politica condivido l’indicazione di Silvio Berlusconi. Da cittadino non mi dispiacerebbe il Generale Mario Mori, per la sua incisiva azione contro la mafia.
Giorgio Manes (sindaco Montecilfone): Marta Cartabia
Flavio Boccardo (sindaco Castelmauro): Giuseppe Conte
Paolo Manuele (sindaco Civitacampomarano): Mario Draghi
Pier Donato Silvestri (sindaco Campomarino): Maria Elisabetta Alberti Casellati
Pino Puchetti (sindaco di Larino): Emma Bonino
Mario Bellotti (sindaco Guglionesi): Liliana Segre, Marta Cartabia
Marco Giampaolo (sindaco di Ripalimosani): Berlusconi è incandidabile perché sarebbe il punto più basso della politica italiana.
Sulla persona, direi che deve essere un costituzionalista o comunque una persona riconosciuto a livello internazionale ed europeista (dico Prodi ma ve ne sono anche altri Zagrebelsky, Onida).
Gianni Di Matteo (sindaco di San Martino in Pensilis): Al di là dei soliti nomi di fantasia, credo non si possa prescindere dall’attuale situazione per individuare figure che possano garantire un solido equilibrio e guadagnare condivisione. Quindi, stante l’attuale precaria situazione politica economica e pandemica, i rischi ad essa connessi e un Parlamento di fatto commissariato dal Governo Draghi (e forse è un bene), un secondo mandato al Presidente Mattarella, anche a tempo, potrebbe rappresentare un estremo compromesso, ma, anche una resa senza condizioni di tutto il sistema politico. Prima di questa, se fosse il centro destra, come pare, a dover indicare il candidato, una figura di alto profilo, garanzia ed equilibrio, capace di trovare ampia condivisione potrebbe essere solo Gianni Letta.
Felice Ciccone (sindaco di Macchiagodena): Massimo Bray
Alberto Florio (sindaco di Santa Croce di Magliano): Sergio Mattarella
Roberto Di Pardo (sindaco Petacciato): Gianni Letta
Simona Contucci (Sindaca Montenero di Bisaccia): Elena Paciotti
Laura Greco (Sindaca Ururi): Mario Draghi
Paolo Cirulli (Sindaco Tavenna): Mario Draghi
Cosimo Mele (Sindaco Colletorto): Mario Draghi
Giuseppe Ferrante (sindaco di San Giuliano di Puglia): Draghi al Quirinale ed elezioni governative
Luigi Valente (sindaco di Vinchiaturo e neo segretario regionale di Azione): La più adatta al ruolo può essere Marta Cartabia
Mondo della cultura e dell’informazione
Giuseppe Di Pietro (giornalista, presidente sindacato Assostampa Molise): Vito Gamberale
Giovanni Mancinone (giornalista, scrittore): Rosy Bindi
Antonello Barone (comunicatore, editorialista): Mario Draghi. Da un lato come elemento di garanzia nei rapporti internazionali, grazie alla sua storia e reputazione, del collocamento europeista e atlantista dell’Italia. Dall’altro come emblema del fallimento dell’attuale offerta politica dei partiti, costretti a scegliere fuori dal novero dei loro esponenti. Una elezione che auspico possa innescare una riforma del sistema democratico (forma di governo in chiave semipresidenziale, fine del sistema bicamerale perfetto, definizione delle regole di democrazia interna ai partiti) e conseguentemente dell’attuale offerta politica
Sabrina Varriano (giornalista): Enrico Letta
Valentina Fauzia (giornalista): Lo so che è un sogno…ma io vorrei Emma Bonino!
Rosanna Colecchia (insegnante): Draghi se Mattarella aspetta…in alternativa Paola Severino!
Pierpaolo Giannubilo (scrittore, insegnante): Mattarella bis per lasciare Draghi dove sta e non fargli subentrare subito un cialtrone al governo, o, se donna dev’essere, Rosy Bindi.
Daniel Cifelli (giornalista): Mattarella
Matteo Patavino (musicologo): Rosy Bindi
Antonietta Caruso (associazione Cantieri Creativi): Per esperienza personale posso dire che, nonostante le passate battaglie femministe, le donne non sono valorizzate, sulle loro spalle grava tutto il peso della casa, dei figli e degli anziani, sul lavoro subiscono ogni sorta di sopruso, vengono uccise ogni giorno e nessuno si occupa di fermare lo scempio… La vedo dura! Forse una tosta come Rosy Bindi o la Finocchiaro potrebbero farcela e, chissà, cambiare davvero qualcosa.
Norberto Lombardi (storico): In questi giorni di attesa del nuovo Presidente, il mio sentimento prevalente è quello di sconcerto e umiliazione, dovuto al fatto che uno schieramento politico che ambisce a governare il Paese, per ragioni di coesione interna e calcolo elettoralistico, possa candidare una figura come Silvio Berlusconi. Parlo da cittadino, non da oppositore politico, sapendo che il Presidente in ogni caso deve garantire l’unità (e la dignità) del Paese. Quando Berlusconi ricopriva alti incarichi istituzionali ero spesso all’estero e ho avuto modo di constatare quale livello di discredito ricadesse sull’immagine dell’Italia in conseguenza del discutibile comportamento della classe dirigente che la rappresentava a livello internazionale. Poiché oggi il Paese senza il vincolo europeo e i frutti della conversione solidaristica dell’Unione sarebbe già inabissato, sono portato a ritenere che la scelta di una figura di grande autorevolezza internazionale, come quella di Draghi, potrebbe essere un ancoraggio sicuro e utile per l’Italia. Al di là delle differenze di cultura politica che pure sento di avere nei suoi confronti. In alternativa, il mio auspicio è che sia finalmente superato il tabù che ha impedito a una donna di ricoprire tale incarico. Tra coloro che hanno già dato prova di sapere servire lo Stato a vari livelli e di avere le giuste competenze credo vi sia la possibilità di una scelta, allo stesso tempo, innovativa e credibile”
Luca Ciarla (musicista): Liliana Segre. È anziana ma è tosta e darebbe un segnale forte
Stefano Sabelli (regista e attore): Mario Draghi o Marta Cartabia
Antonio Andriani (scrittore e libraio): Massimo Bray, leccese, ex ministro dei Beni Culturali del governo Letta, per poco meno di un anno, dal mese di aprile del 2013 al mese di febbraio del 2014. Attualmente è assessore alla cultura ed al turismo della Regione Puglia.
Emiliana Erriquez (scrittrice e libraia): Marta Cartabia (magari!)
Oscar De Lena (presidente Archeoclub Termoli): All’infuori del presidente Draghi, non vedo altre personalità al suo livello per autorevolezza e moralità a livello nazionale e internazionale.
Adelchi Battista (scrittore): Emma Bonino
Giuseppe Colella (autore tv ed esperto di comunicazione): Giancarlo Coraggio
Lorenzo Canova (presidente del Corso di laurea in letteratura e storia dell’arte all’Unimol): Mario Draghi sarebbe il nome giusto il problema è che ci serve anche come premier
Mondo del lavoro
Fausto Di Stefano (imprenditore): Se fosse stato possibile Marchionne, in alternativa Fausto Bertinotti
Dante Cianciosi (imprenditore): Dario Franceschini
Elio Berchicci (imprenditore): Mario Draghi
Primiano Bavota (imprenditore): Berlusconi
Tecla Boccardo (segretaria regionale Uilm): L’Italia è pronta per una Donna al Quirinale. Meglio se giovane. Opportuno è un forte legame con la società civile, il lavoro, i bisogni e i sogni dei cittadini. Ad esempio la Senatrice Roberta Pinotti
Marcello Giuditta (sindacalista): Dario Franceschini
Giovanni Monti (commercialista): Paola Severino, che è stata anche mia insegnante alla Luiss
Antonio Mautone (commerciante): Senz’altro Mario Draghi o altri dello stesso spessore geopolitico
Antonio Carozza (lavoratore): Pierluigi Bersani
Simona Senese (lavoratrice): Romano Prodi
Liberato Russo (segretario Casartigiani Molise): Un profilo di indubbio valore morale, garante di un sistema libero e democratico. Un Presidente che stemperi le divisioni, che annienti le radicalità, i populismi e tutti gli “- ismi” che spesso tornano a prendere vigore. Che il nuovo inquilino del Quirinale possa essere una donna, rappresenterebbe una svolta a mio avviso necessaria. Mi viene in mente Liliana Segre (anche se, a quanto pare, ga già declinato l’invito perché l’età avanzata renderebbe più gravoso il suo mandato). Senza dubbio la Segre sarebbe stato un nome altisonante e alla sua storia personale c’è davvero poco da aggiungere. C’è solo da imparare, ed anche tanto! Mi viene in mente Marta Cartabia, attuale ministro della Giustizia. Il suo sembrerebbe tra l’altro uno dei nomi più “papabili”. Prima Presidente donna della Corte Costituzionale, non è stata mai protagonista di polemiche o scandali, ma anzi ha sempre voluto tirarsi fuori da qualsiasi baraonda politica. Se devo guardare più da vicino la cultura – oltre che la politica – allora Dacia Maraini mi sembra un nome eccellente della nostra società civile, che esprime profondità di pensiero e una visione dinamica e sensibile del futuro. La stessa cosa penso possa essere garantita da un uomo – nonché professionista di indubbio valore morale – quale è Corrado Augias. Che possa essere invece l’attuale Premier Mario Draghi ad essere eletto al Colle, è una questione di scelte – credo – non proprio condivise da tutti. Al momento, il “tecnico per eccellenza” sembra stia meglio a Palazzo Chigi, proprio per evitare squilibri, fratture e malumori che metterebbero ulteriormente in crisi il Paese. Credo comunque che l’eventuale candidatura di Draghi, per essere davvero vincente, debba scaturire da un percorso ben preciso delle forze parlamentari. Su un Sergio Mattarella bis, pur sottolineando l’autorevolezza della sua persona, dico che costringerlo ad un passo del genere, possa sancire il fallimento definitivo della nostra politica
Stefano Putignano (imprenditore): Sergio Mattarella
Patrizia Ancora (preside Istituto Comprensivo Guglionesi): Marta Cartabia
Massimiliano Orlando (Presidente Confesercenti Termoli): Mario Draghi
Enrico Sabetta (arbitro di basket e assicuratore): Mattarella Bis
Artisti
Simone D’Angelo (regista): Pier Ferdinando Casini, Mario Monti
Giandomenico Sale (impresario culturale): Direi che è il momento di una donna quindi per me Marta Cartabia che è tra le più quotate
Tiziano Albanese (musicista e compositore): Una donna…forse Liliana Segre
Joe Bavota (cantante, imitatore): Per me… parlando della persona e non di partiti… Giuseppe Conte. A mio parere persona molto colta e posata, oltre ad essere stato un grande presidente del consiglio in un momento molto delicato per l’Italia.
Antonio De Gregorio (giovane regista): Personalmente in un periodo così delicato e complesso del nostro Paese preferirei al Quirinale una persona di cultura, di ampie vedute e che possa ragionare assieme al nostro premier Draghi per scelte consapevoli e coordinate: siamo abituati ad una discontinuità assidua e inutile e questo ha portato spesso a retro-march ridicoli e spesso ambigui. Inutile nascondere che una donna potrebbe sicuramente rappresentare un simbolo per tutto il Paese, un messaggio chiaro e lampante di una crescita culturale moderna e al passo coi tempi, ma di sicuro non può essere eletta solo in quanto donna ma deve avere le caratteristiche giuste. Un presidente ideale ma impossibile? Mi piacerebbe Franco Battiato, un uomo che faceva politica mentre faceva arte e viceversa, quando ha sperimentato la sua breve vita in politica. Ma oggi forse servirebbe un presidente più sicuro di sé e intransigente. Forse un Mattarella Bis non sarebbe male ma, secondo me, rifiuterebbe.
Rocco Pelusi (fumettista): Milena Gabanelli
Religiosi
Don Michele Tartaglia (parroco Cattedrale di Campobasso): Rosy Bindi
Mondo del diritto
Massimo Romano (avvocato): Milena Gabanelli, perché l’Italia ha bisogno di verità, dopo oltre 70 anni di menzogne e crimini spacciati per segreti di Stato (più o meno formalmente apposti)
Vincenzo Iacovino (avvocato): L’assenza della politica ormai ha fatto si che a governare i paesi siano le lobby e i portatori di interessi! Per gli interessi dell’Italia voterei Draghi per una garanzia istituzionale della repubblica italiana voterei Il prof. Sabino Cassese!
Mariano Prencipe (avvocato): Mario Draghi
Ennio Cerio (avvocato): Il professore Sabino Cassese
Fabio Albino (avvocato): Luciano Violante
Giuseppe Fazio (avvocato): Liliana Segre, un balzo in avanti storico per l’Italia in Europa e nel mondo
Loredana Barca (avvocato): Sicuramente non Berlusconi! Mi farebbe piacere avere una donna a Capo dello Stato e la Gabanelli potrebbe essere una valida figura. In alternativa, Bersani non mi dispiacerebbe
Domenico Marinelli (avvocato): Senza dubbio vorrei un Mattarella-bis
Silvio Tolesino (avvocato): Sicuramente mi piacerebbe una donna. Immagino quindi il ministro Marta Cartabia: per competenza, spessore culturale e morale
Michele Urbano (avvocato): Vorrei un Mattarella-bis per consentire a Draghi di portare a termine la legislatura per poi eleggerlo a Presidente della Repubblica
Anna Taraborrelli (avvocato): Roberta Pinotti