La giustizia inglese ha dato il via libera all’estradizione del broker molisano Gianluigi Torzi. Ma prima di un eventuale ritorno in Italia del finanziere originario di Guardialfiera andrà discusso il ricorso da parte dei legali difensori di Torzi. La notizia viene riportata oggi dall’agenzia Adnkronos.
Attualmente Torzi è indagato sia dalla giustizia italiana che da quella vaticana. Proprio sulla richiesta della Procura di Roma nei giorni scorsi un giudice inglese ha acconsentito all’estradizione di Torzi, che attualmente è libero su cauzione. La procura di Roma ipotizza nei suoi confronti i reati di autoriciclaggio ed emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti.
Tuttavia va ricordato che lo scorso ottobre in seguito al ricorso presentato dagli avvocati Marco Franco e Ambra Giovene, difensori di Gianluigi Torzi, la Cassazione aveva annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale di Riesame di Roma che aveva confermato la misura cautelare dell’arresto nei confronti di Torzi. Il Riesame dovrà quindi pronunciarsi nuovamente dopo la pubblicazione delle motivazioni da parte dei giudici della Cassazione per poter valutare nuovamente se l’arresto sia congruo oppure no.
Intanto questo nuovo capitolo di una vicenda giudiziaria iniziata con la compravendita, dietro provvigione da 15 milioni di euro, dell’immobile di Sloane Avenue a Londra da parte di Torzi per conto della segreteria vaticana. Vicenda che ha fatto particolare scalpore poiché aveva visto, nel giugno 2020, l’arresto in Vaticano di Torzi e il coinvolgimento di alti prelati in una indagine che da parte della Giustizia dello Stato Pontificio ha già portato al processo per 10 imputati fra i quali per l’appunto proprio il finanziere molisano ma anche il cardinale Angelo Becciu, oltre a personale laico ed ecclesiastico.