La denuncia del consigliere primiani

L’esca avvelenata: Regione spende soldi pubblici per promuovere sulle autostrade eventi cancellati

Il portavoce dei 5 Stelle contro l'assessore Vincenzo Cotugno e il suo Piano strategico per lo sviluppo turistico: “Perché, prima di investire centinaia di migliaia di euro in campagne promozionali, non hanno stanziato risorse per consentire agli agnonesi di organizzare una manifestazione in sicurezza, e magari mettere in condizioni gli operatori della montagna di aprire gli impianti?"

La Regione Molise ha deciso di promuovere le sue bellezze e le sue attrattive turistiche con dei tabelloni negli autogrill italiani. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che quegli stessi eventi, pubblicizzati con fior di quattrini pubblici, non ci sono.

La ‘Ndocciata di Agnone, per esempio, rinviata anche quest’anno a causa delle limitazioni legate alla pandemia, ma anche la stagione turistica a Campitello Matese di cui ci siamo occupati ampiamente in queste settimane e che rischia di non partire per ritardi sulla manutenzione degli impianti.

Insomma, si invitano turisti a visitarci utilizzando come ‘esca’ quello che nei fatti non si può offrire.

A denunciare questa paradossale situazione è il consigliere regionale Angelo Primiani (M5S) che in un post scrive: “L’inconsistenza del Piano strategico regionale per lo sviluppo del turismo è sempre più evidente: fatico a trovare il nesso logico per cui l’assessore al ramo (Vincenzo Cotugno, ndr) si impegni a promuovere eventi che non riesce a gestire e organizzare”.

Bocciando la campagna di marketing della pagina internet www.visitmolise.eu Primiani si domanda “perché, prima di investire centinaia di migliaia di euro in campagne promozionali, non hanno stanziato risorse per consentire agli agnonesi di organizzare una manifestazione in sicurezza, e magari mettere in condizioni gli operatori della montagna di aprire gli impianti? Il rischio è che tanti turisti arriveranno incuriositi dai cartelloni pubblicitari, ma non troveranno né la ‘Ndocciata né gli impianti sciistici di Campitello funzionanti. Bisogna fare attenzione anche alla pubblicità di ritorno, quella cattiva per mancato riscontro, che potrebbe trasformarsi in una valanga e cancellare ogni possibilità di valorizzazione del nostro territorio.

Quando in Consiglio regionale – ricorda il portavoce dei 5 Stelle – ho sostenuto che il Piano strategico del turismo fosse un mero esercizio accademico senza alcun collegamento con la realtà, mi riferivo proprio a questo: senza servizi turistici c’è poco da promuovere. Purtroppo, il turismo in questa regione è in mano a gente incompetente che talvolta ricorda la scena del film in cui Totò provava a vendere la fontana di Trevi.

Questo atteggiamento superficiale rileva una scarsa considerazione del settore, traducendo la delega al turismo in un mero apparire davanti ai riflettori senza alcuna concretezza operativa. Un articolo sul New York Times o un post di Selvaggia Lucarelli non possono sostituire l’incapacità di un’amministrazione regionale, ma forse il centrodestra non se ne rende conto. Foto in Autogrill e tagli di nastri a parte, questo e ciò a cui siamo abituati grazie al Governo Toma: nulla di fatto per il turismo accessibile, tagli ai fondi per le Pro Loco, guide turistiche alimentate soltanto da false aspettative, indecente gestione delle stazioni sciistiche e chi più ne ha, più ne metta”.