Il riconoscimento

La Commissione europea assegna “certificazione di qualità” all’Unimol

Inoltre il professore Callari, docente di Scienza delle costruzioni della filiera didattica dei corsi di laurea in Ingegneria dell'Università degli Studi del Molise, è stato recentemente nominato 'Professeur invité 2022' in due prestigiosi istituti francesi

Due belle notizie per l’Università del Molise, altrettanti prestigiosi riconoscimenti internazionali. La Commissione europea ha conferito all’Unimol la “certificazione di qualità internazionale” ECHE per i prossimi sette anni (2021-2027).

Si tratta di una certificazione che, spiegano dall’Ateneo, “viene attribuita ogni sette anni dalla Commissione Europea agli Istituti partecipanti al programma Erasmus dopo una attenta valutazione di una documentazione complessa che descrive nel dettaglio la propria EPS – Erasmus Policy Statement, ossia la strategia di Internazionalizzazione e modernizzazione dell’Ateneo.
Si tratta di un importante e significativo riconoscimento di rilievo internazionale – che non coglie certamente di sorpresa UniMol – che conferisce il “passaporto” di cui deve dotarsi qualsiasi Istituto di Istruzione Superiore che intenda partecipare alle attività Erasmus, dalla mobilità dei singoli, ai progetti di cooperazione per l’innovazione, le buone pratiche e il supporto alle riforme politiche.
È un attestato di qualità internazionale – che non coglie certamente di sorpresa UniMol – che testimonia e conferma, anche, il valore e l’efficacia delle strategie di internazionalizzazione e modernizzazione messe in campo dall’Ateneo”.

Il secondo riconoscimento riguarda il professore Carlo Callari, docente di Scienza delle costruzioni della filiera didattica dei corsi di laurea in Ingegneria dell’Università degli Studi del Molise, è stato recentemente nominato Professeur invité 2022 in due prestigiosi istituti francesi: la École Normale Supérieure (Paris Saclay) e École Centrale de Lyon. Oltre alla didattica, il professore svolgerà attività ricerca nell’ambito di collaborazioni già avviate da tempo con i colleghi francesi.

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