Due infarti in un giorno con Emodinamica chiusa: uno si salva, l’altro muore. La famiglia si costituisce al Tar

Arrivato in ospedale da solo con un forte dolore al braccio, è stato trasferito a San Giovanni Rotondo dopo 3 ore perché al Cardarelli non c’era posto: l’ultimo era occupato da un altro termolese, anche lui per infarto. La storia di R.V., 58 anni di Termoli, è emblematica del rischio che i bassomolisani corrono con un reparto strategico come Emodinamica che funziona a metà, sul quale è stato presentato un secondo ricorso al Tar. Nell’atto di intervento ad adiuvandum presentato dall’avvocato Laura Venittelli c’è un dato che non lascia spazio ai dubbi sul pericolo che erogare una prestazione assistenziale per patologie tempo-dipendenti così fondamentale a intermittenza comporta.