La guest star

Master, il labrador col fiuto straordinario: scova armi, esplosivi e porta il distintivo

Il cane della polizia di Stato ha partecipato all'inaugurazione dell'anno accademico: prima che entrassero gli ospiti ha controllato l'intera aula magna. Giunto da Pescara, è a lui che si devono risultati di importanti indagini giudiziarie

Master, il labrador che ha ispezionato l’aula magna (e dintorni) prima dell’arrivo del ministro Mara Carfagna, è stato uno dei protagonisti indiscussi dell’inaugurazione dell’anno accademico a Campobasso.

Sensibile al fascino delle donne che non gli hanno risparmiato carezze e abbracci, orgoglioso degli apprezzamenti dei maschietti curiosi di vederlo all’opera, assieme al suo conduttore, ha regalato una lectio magistralis di grande professionalità (per il ruolo a cui è stato addestrato) ma anche momenti di infinita tenerezza.

Master è un cane antiesplosivo della Polizia di Stato, in forza all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pescara e mercoledì mattina al suo arrivo nel capoluogo molisano, ha catturato l’attenzione di tutti, tanto che – dopo avergli consentito di svolgere il suo lavoro in assoluta riservatezza – non gli hanno risparmiato foto e selfie.

Estremamente coraggioso, agile, curioso, attivo, è particolarmente predisposto al lavoro. Con quegli occhi che sprigionano tenerezza a prima vista, passa quasi sottotraccia e non si direbbe mai che è un cane poliziotto se non fosse per quella imbragatura con la scritta Polizia che – come un distintivo – annuncia che si ha a che fare con un vero agente a “quattro zampe”.

Di indagini di polizia, consolidate dagli elementi probatori fiutati da Master, se ne contano a gogò. Per esempio è stato lui il famoso labrador di cui hanno parlato i media nazionali che ha permesso ai suoi colleghi della squadra mobile e della divisione di polizia amministrativa e sociale abruzzese, di portare in carcere Giuseppe Volpe, 29 anni, di San Severo.

Indagato perché aveva freddato un uomo durante una lite scoppiata per l’occupazione di un alloggio di un condominio, fu oggetto di una perquisizione in casa durante il suo regime di detenzione domiciliare. In occasione di quel controllo, chi lo ha incastrato è stato proprio Master.

Il suo fiuto – dopo una verifica che pareva destinata ad avere esito negativo – portò invece il conduttore verso la cappa di aspirazione dei fornelli. A quel punto l’agente invitò i colleghi a smontare la cucina ed ecco che tra il filtro e la cappa fu trovato un revolver 357 magnum con matricola cancellata e tamburo a sei colpi completamente rifornito; vicino, un pezzo di carta in cui erano stati avvolti altri 7 proiettili dello stesso calibro.

Master è bellissimo: biondo, stazza media, cinque anni e grinta da vendere. Ha superato due tumori ma al di là di una piccola cicatrice sulla zampa sinistra, è un poliziotto capace di incarichi impossibili.

Olfatto, vista, conformazione fisica e straordinaria sensibilità fanno di lui un “collega e un amico di cui io non posso fare a meno” racconta l’agente conduttore e ammette: “Trascorro più tempo con lui che con mia moglie”. “…E per fortuna”, risponde, ridendo. uno degli ammiratori fermo lì, all’ingresso dell’aula magna, mentre scatta foto alla guest star del momento.

Questo agente ” a 4 zampe” ha partecipato a mesi di duro addestramento e alla fine del percorso, lui e il suo conduttore sono diventati un’unità unica, una coppia in cui l’affiatamento è perfetto.

I cani come lui, capaci di gran fiuto e voracità sono l’ideale per il servizio antiesplosivo. L’addestramento iniziale si basa sul gioco della ruota e serve per addestrare il cane alla discriminazione degli odori. Questo gioco funziona come una giostrina che gira, fissata sul terreno, i cui raggi hanno all’estremità dei contenitori con sostanze impregnate di odori cosiddetti “distrattori” come quello di pasta di acciughe, dentifricio, shampoo o cibo in genere. Questi odori considerati “negativi” vengono mescolati con quelli “positivi”: circa 20 sostanze base utilizzate per la preparazione di ordigni esplosivi. Con la combinazione di queste sostanze si possono creare fino a 19 mila ordigni.

Cane poliziotto antiesplosivo MASTER

Se il cane fiuta l’esplosivo mentre la ruota gira si siede, aspettando la ricompensa: le crocchette di cibo. È il segnale per il conduttore che qualcosa non và. Il cane viene alimentato durante l’addestramento con circa 100-120 razioni di croccantini al giorno che in termini tecnici si chiamano “ripetute” e sono elargite ad ogni ritrovamento. Il “condizionamento operante” in questo caso associa l’esplosivo con il cibo. La stessa prova viene ripetuta anche sul muro per abituare il cane a fiutare a diverse altezze.

Questo metodo di addestramento è lo stesso utilizzato dall’agenzia governativa americana che si occupa di antiterrorismo, armi da fuoco ed esplosivi, l’Atf (Bureau of Alcohol, Tabacco, Firearms and Explosive).

Tra le razze canine, il Labrador è considerato il “naso” per eccellenza per la sua capacità di fiutare gli esplosivi. Riesce a intercettarne infatti anche minime quantità nascoste nei posti più reconditi, è come avere sempre a portata di mano un sofisticato laboratorio portatile. Ed è per questo che gli agenti americani dell’Atf, che si occupano di scovare ordigni, hanno coniato lo slogan: “It’s time to call the Lab!” (E’ arrivato il momento di chiamare “the Lab”) dove Lab ha proprio il doppio senso di Labrador e laboratorio.

Parlare di Master e del suo conduttore, dopo averli visti lavorare insieme, chiacchierare, abbracciarsi; dopo aver constato l’amore e la complicità che li lega, l’unione che va oltre l’orario di lavoro, è emozionante. E le parole appaiono tutte scontate. Quindi Grazie Master “it’s time to say goodbay”.

 

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