Iniziato oggi 4 novembre alle 18 e 10 il Consiglio comunale monotematico in adunanza aperta per discutere di sanità e ospedale San Timoteo in modo particolare.
L’oggetto dell’assemblea è l’impugnazione davanti al Tar Molise del Pos 2019-2021 adottato da Toma a settembre scorso. Donato Toma, commissario ad acta alla sanità, è assente. Presenti i rappresentanti di alcune associazioni impegnate nella difesa della sanità pubblica.
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“PARTITA IN MANO AI SINDACI, GOVERNO FACCIA DECRETO MOLISE”
Nicola Felice, presidente del comitato San Timoteo, attento osservatore dell’evoluzione della sanità e delle trasformazioni che ha subito e continua a subire l’ospedale di Termoli, ha illustrato una proposta concreta . “Siamo veterani di questo tipo di consiglio, il primo sulla sanità l’abbiamo fatto nel gennaio 2014. Sono passati otto anni, ne abbiamo fatti quattro prima di questo, ma la situazione è solo peggiorata. Non vogliamo addossare responsabilità, si sono avvicendati Governi nazionali, regionali e comunali, le responsabilità sono molteplici: chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Chiediamo di evitare schermaglie inutili oggi, dobbiamo lottare tutti insieme. Riteniamo che questa partita la debbano giocare i sindaci, ormai il Consiglio regionale non riesce nemmeno a legiferare”.
La proposta di Felice è “l’approvazione di una mozione affinché il sindaco si impegni tramite la Conferenza dei sindaci per un incontro col Governo per ottenere un Decreto Molise e per dotare la Regione della struttura tecnica per redigere il Piano operativo sanitario”.
Invitiamo voi tutti a fare una mozione, chiediamo che il Consiglio approvi la richiesta al sindaco di farsi promotore tramite la Conferenza dei sindaci per chiedere un incontro al Governo per rapportare direttamente a loro. Questo Governo appare pragmatico, dobbiamo chiedere un decreto Molise simile a quello della Calabria. È fattibile per due motivi, il Molise non ha gli stessi problemi della Calabria e avere struttura tecnica per fare Piano sanitario”.
A proposito del Pos contestato, Felice ha ritenuto di dover “ottenere subito la sospensiva al Tar. Poi fare i concorsi per i medici, quindi il Decreto per il quale oggi vi chiediamo l’unanimità. In seguito torneremo a chiedere l’aggregazione di questa parte del Molise all’Abruzzo”.
La mozione che chiedeva di impugnare davanti al Tar Molise il Piano, alla fine di una lunga discussione in aula, non è passata. La maggioranza ha dato mandato allo studio legale di Ruta di impugnare il Pos per vie giudiziarie ma a titolo di privati cittadini e con l’associazione Cuore Molisano. Una mossa che ha un valore diverso da quanto richiesto dalle opposizioni.
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