Le associazioni del 118 sono – come raccontato – sul piede di guerra per il nuovo regolamento che disciplina il loro rapporto con l’Asrem per la fornitura del servizio. Domani è previsto il Consiglio regionale e una contestuale protesta dinanzi al Palazzo. Oggi molti rappresentanti delle associazioni che gestiscono il servizio di emergenza-urgenza in Molise, comprensibilmente preoccupate perché le condizioni economiche col nuovo bando mutano a loro sfavore e che già hanno annunciato che a queste condizioni non potranno più erogare il servizio, hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale nonché altri componenti dell’Ufficio di presidenza.
“Questa mattina – così il comunicato ufficiale – si è riunito l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale presieduto dal Presidente Micone. A seguito dei lavori, i componenti dell’organo hanno ricevuto ed ascoltato, in un incontro informativo e di confronto, le problematiche sollevate dagli operatori volontari, nonché dai rappresentanti delle Associazioni, del servizio di 118 che si occupano e garantiscono il trasporto sanitario di emergenza-urgenza su tutto il territorio regionale.
L’Ufficio di Presidenza ha raccolto le comprensibili preoccupazioni, le istanze e criticità sollevate, sottoscrivendole in un documento che vedrà la presentazione di un Ordine del giorno ad hoc, durante la seduta di Consiglio prevista per domani, in cui è previsto l’impegno del Presidente della Giunta regionale ad attivarsi, anche nella qualità di Commissario ad Acta per la sanità del Molise, di concerto con i vertici ASReM di competenza, alla urgente e tempestiva, e non più rimandabile, risoluzione delle criticità evidenziate”.
Nove delle associazioni convenzionate avevano espresso in una lettera al Governatore-Commissario Toma tutte le loro perplessità.
Quella che sembra essere l’ennesima tegola per la sanità molisana insomma sarà dunque oggetto di un apposito ordine del giorno in Consiglio regionale. Da subito i consiglieri di minoranza Vittorino Facciolla (Pd) e Angelo Primiani (M5s) avevano sollevato il tema perorando la causa dei volontari che, ferme restando così le cose, vedranno dimezzati i loro rimborsi, così come dimezzate saranno le spese riconosciute alle associazioni. Una situazione che rischia di esplodere.
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