La svolta

Morto dopo aggressione in un bar di Toro: indagato per omicidio preterintenzionale un 41enne

Iscritto sul registro degli indagati per omicidio preterintenzioale un uomo di 41 anni che avrebbbe avuto un diverbio con Mario Miozzi, il 65enne trovato senza vita nella sua abitazione di Toro. La svolta dopo l'ascolto di testimoni e nell'attesa dell'autopsia. L'incarico al medico legale sarà assegato dalla Procura il 22 ottobre.

Svolta nelle indagini sulla morte di Mario Miozzi, 65 anni, trovato senza vita sul pavimento della sua abitazione di Toro la mattina di mercoledì scorso. C’è un indagato, per il quale il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Campobasso è omicidio preterintenzionale. Si tratta di un uomo di 41 anni residente nel capoluogo, che dista una manciata di chilometri da Toro, con il quale Miozzi avrebbe avuto un litigio in un bar del paese nella serata di martedì 12 ottobre. Più che una lite sarebbe stata una aggressione, come hanno riferito alcuni testimoni del paese fin da subito, e come poi hanno confermato i carabinieri che hanno raccolto le deposizioni su mancdato del sostituto procuratore che ha in mano il fascicolo, la dottoressa Carollo.

La stessa aveva disposto anche il sequestro della salma a funerali già fissati, perché in un primo momento il caso è stato considerato morte naturale. Potrebbe però non essere così, come certificano alcuni sviluppi relativi alle indagini portate avanti nelle ultime ore, e come dovrà anche stabilire l’esame autoptico per il quale l’incarico al medico legale sarà conferito venerdì prossimo.

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Una prima ricostruzione è che Mario Miozzi sia stato picchiato e  sbattuto contro una lastra di vetro, riportando alcune ferite alla testa, una in particolare alla fronte, riscontrata dagli stessi sanitari del 118 intervenuti la mattina di mercoledì su richiesta della donna incaricata di fare le pulizie in quell’ appartamento, che ha fatto la drammatica scoperta.

Il 41enne residente nel capoluogo è al momento iscritto sul registro degli indagati “come atto dovuto”, precisano i Carabinieri. Ma è chiaro che esiste il sospetto fondato che il 65enne sia deceduto in seguito proprio ai colpi ricevuti durante l’aggressione, che potrebbero avergli causato una emorragia cerebrale fatale. Da qui l’accusa di omicidio preterintenzionale al momento ipotizzata dagli inquirenti

Intanto i familiari della vittima hanno presentato un esposto-denuncia con il quale chiedono che venga fatta chiarezza sulle cause della morte e su quanto accaduto in paese nelle ore precedenti il ritrovamento del cadavere.

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