L'operazione finanziaria

Gemelli Molise, Toma annuncia proposta al Governo per acquisire quote

La cessione del 90% delle quote è al vaglio dei Ministeri competenti dopo la firma del contratto preliminare tra la Fondazione Gemelli e la Responsable Capital. Roma potrebbe esercitare il golden power e in questa fase della trattativa potrebbe inserirsi la Regione Molise. "Se il Governo ci autorizza potremmo acquisire delle quote utilizzando i fondi previsti dall'articolo 20 della legge 67 del 1988", ha spiegato il presidente Toma alla Conferenza dei sindaci riuniti per confrontarsi sul Programma operativo 2019-2021.

La ‘partita’ sul futuro del Gemelli Molise Spa potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo. Non solo per il golden power che il Governo potrebbe esercitare nella fase di acquisizione dell’ospedale di Campobasso da parte della Responsable Capital. Finora il contratto preliminare stipulato tra il Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs con il fondo svizzero riguarda il 90% delle quote, ma l’operazione deve essere valutata a Roma. Un passaggio che sarà compiuto entro i prossimi due mesi.

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In questo arco temporale potrebbe inserirsi la Regione Molise che potrebbe giocarsi qualche chance per tutelare una struttura di eccellenza per la cardiochirurgia e l’oncologia all’interno del sistema sanitario molisano.

Le possibili novità sono state prefigurate dal governatore-commissario alla sanità Donato Toma quando ha preso la parola alla Conferenza dei sindaci che si è svolta venerdì scorso, 8 ottobre, nell’assemblea convocata per discutere del Programma operativo sanitario 2019-2021.

Il capo della Giunta regionale ha annunciato in particolare “un incontro con il consiglio di amministrazione del socio cedente (il Gemelli, ndr)” perchè “se dovesse essere vero l’esercizio del golden power, per le attività strategiche acquisite da soggetti stranieri, occorre la validazione del presidente del Consiglio dei Ministri”.

Donato Toma

Ai sindaci presenti nella Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso il governatore ha spiegato poi che “il Regolamento europeo che riguarda il golden power inserisce la sanità nei settori strategici, ma la nostra norma no. Io ho qualche dubbio avendo anche letto i decreti che sono stati emanati sull’esercizio del golden power, ma sarebbe possibile un’interpretazione estensiva da parte del Governo. E se ciò dovesse avvenire, faremo una proposta al Governo”.

Tuttavia, per dare concretezza a tale proposta, occorrono i soldi. E Toma ha citato la riprogrammazione dei finanziamenti dell’articolo 20 della legge numero 67 del 1988, ossia la norma sulla ‘Gestione delle risorse statali destinate all’edilizia e all’ammodernamento tecnologico della sanità pubblica’ che assegnava alla Regione Molise 100 milioni (a cui si aggiungono 5 milioni di cofinanziamento regionale) per macchinari, l’integrazione con la Cattolica, interventi sugli ospedali per l’antincendio e per l’adeguamento sismico.

“Di questi 105 milioni di euro, 21 sono stati utilizzati: l’ex commissario ad acta Giustini aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione per acquistare attrezzare e macchinari”, ha spiegato Toma. Tuttavia, con il nuovo Fondo di sviluppo e coesione, sono sopraggiunte nuove condizioni. E quindi “ora una parte di quei fondi potrebbero essere utilizzati per acquisire le quote, ovviamente sempre se il Governo ci autorizza. Io sto preparando l’istanza”.

Il Molise non può permettersi di perdere anche una struttura di eccellenza, soprattutto alla luce del disastro generale che il Pos 2019-2021 da poco adottato introduce. Sarebbe anche un modo per ‘recuperare’ terreno rispetto ad un’esigenza espressa quando lo scorso luglio è iniziata a circolare la notizia della vendita della ex Cattolica, un ospedale con 130 posti letto e costruito con finanziamenti pubblici. Nel 1991 furono stanziati i primi 70 miliardi di lire per la costruzione del primo lotto. Nel 2002 per completare il secondo lotto venero investiti altri 66 milioni di euro, più altri 30 per avviare l’attività della clinica per tre anni. In totale 130 milioni di fondi pubblici. (SP)

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