Campobasso

Buche e strade dissestate dopo le piogge, Lega chiede interventi nelle contrade

Il consigliere comunale Alessandro Pascale torna a sollecitare l'amministrazione Gravina sulle pessime condizioni in cui si trovano le contrade

Prima dell’arrivo delle nevicate, molto frequenti d’inverno in una città come Campobasso, occorre intervenire nelle contrade dove le prime giornate di maltempo hanno aggravato le condizioni del manto stradale. E’ la Lega a porre il tema all’attenzione dell’amministrazione M5S presentando un’apposita interrogazione al sindaco con il consigliere Alessandro Pascale. 

E’ particolarmente critica ad esempio la situazione in contrada San Giovanni in Golfo, nella zona di Cacciapesci.

A Campobasso, soprattutto nelle zone periferiche, persiste lo stato di degrado, rispetto al quale le segnalazioni dei cittadini, anche attraverso i social, sono costanti; deterioramento causato sia dagli agenti atmosferici sia dal mancato ripristino dello status quo ante dopo l’apertura di cantieri da parte delle ditte esecutrici dei lavori”, sottolinea Pascale. “E l’arrivo dell’inverno non promette nulla di buono. Già le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno finito di compromettere le situazioni più disastrate”.

“Campobasso è la città capoluogo ed è il biglietto da visita della nostra regione – prosegue Pascale – Qui parliamo di ordinaria amministrazione, nulla di più, ovvero sicurezza stradale, stese di asfalto laddove necessario e pulizia di curve e cunette”.

Fra l’altro, disagi alla viabilità si segnalano in tante contrade del capoluogo e di recente di abbiamo raccontato dei problemi segnalati in contrada Cese inferiore.

Incidenti e danni alle auto per la viabilità disastrata. I residenti: “Contrada Cese abbandonata da 30 anni”

 

Per il consigliere di opposizione, terminata l’emergenza pandemica, il governo cittadino guidato da Roberto Gravina deve rimboccarsi le maniche per affrontare i problemi ordinari.

“Abbiamo dato modo alla maggioranza pentastellata di poter amministrare senza troppe pressioni, perché c’era un’emergenza sanitaria da gestire e, responsabilmente, le opposizioni hanno consentito al sindaco e alla Giunta di poter lavorare focalizzandosi soprattutto sulla pandemia”, osserva il consigliere-imprenditore.

“Ora, però, non possiamo non far notare ai colleghi del Movimento 5 Stelle, già provati da una inevitabile discesa elettorale e dall’accordo, pur di restare in vita, con gli storici ‘nemici’ del Partito Democratico, come la città di Campobasso stia soffrendo e non poco. I cittadini vogliono risposte e, dopo diversi mesi di lockdown, più o meno restringenti, hanno ritrovato un capoluogo abbandonato a se stesso”.

Altra questione: la ripresa dei consigli comunali in presenza: “Non possiamo più continuare ad amministrare per via telematica. Credo di esprimere la volontà delle opposizioni al completo quando affermo che, sin da subito, vogliamo tornare in presenza dopo diciotto mesi di riunioni in call conference”.

Tramontano e Pascale
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