Guardare oltre il boom

Turismo record, il Molise ora vuole il salto di qualità. Nasce la Fondazione per formare professionisti

Consolidare le presenze dopo le due ultime due stagioni estive caratterizzate dal boom: questo l'obiettivo della Fondazione Its 'Turismo e Cultura Molise' presentata questa mattina (22 settembre) all'Università del Molise. Dopo il riconoscimento giuridico, saranno avviati percorsi post diploma non universitari nella sede di Termoli. "Sarà una scuola pubblica, di alta formazione per formare figure che non è facile trovare sul mercato", ha spiegato il presidente Fabrizio Vincitorio.

Quella che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata un’estate miracolosa. Ma senza la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Piuttosto si sono moltiplicati i turisti sulla costa molisana. Se sono sono accorti i cittadini, gli imprenditori del settore e i titolari delle piccole attività ricettive. Lo hanno attestato i numeri in un profluvio di ‘più’ e di dati positivi (questa volta in senso buono) che hanno certificato la crescita delle presenze nella nostra regione. Quasi tutti italiani (il 92%), pochi stranieri.

I presupposti per migliorare sempre di più ci sono: ora l’obiettivo è consolidare gli arrivi, andare oltre la bella parentesi dell’ultima estate in cui molti hanno preferito mete meno affollate e regioni più tranquille dal punto di vista dei contagi.

Come in tutti gli ambiti, i record si confermano solo se ci sono professionisti in grado di far compiere il salto di qualità, in questo caso all’offerta turistica regionale. Per formare figure specifiche da impiegare in questo settore è nata lo scorso 3 settembre la Fondazione ITS ‘Turismo e cultura Molise’, nella quale con l’acronimo ‘Its’ si intendono gli Istituti tecnici superiori, i percorsi post diploma non universitari.

Lo stesso Governo ha deciso di puntarci: agli Its Academy è destinato un miliardo di euro in cinque anni, 68 milioni dal 2021 e 48 milioni dal 2022 in poi. “Il premier Mario Draghi li ha definiti un ‘pilastro educativo’“, ha sottolineato Fabrizio Vincitorio, il presidente della Fondazione che ha avviato il percorso per chiedere il riconoscimento della personalità giuridica in Prefettura a Campobasso. Secondo step: il riconoscimento come ITS nell’ambito ‘Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-turismo’.

Poi l’avvio dei corsi di formazione che si avvarranno delle competenze dell’Istituto Alberghiero (I.P.S.E.O.A.) Federico II di Svevia di Termoli e dell’Università degli Studi del Molise. La scuola e l’Ateneo sono tra i soci fondatori assieme al Comune di Larino (nel Palazzo Ducale frentano fra l’altro si trova la sede legale della Fondazione), l’Istituto Keplero di Termoli, la rete di imprese Moleasy, la Cala Sveva srl di Termoli, la Confartigianato imprese Molise e l’Associazione italiana ricettività e accoglienza.

Enti pubblici e privati, dunque, presenti all’incontro con la stampa convocata per illustrare i dettagli di quella che Vincitorio ha definito “una scuola pubblica, di alta formazione per formare figure che non è facile trovare sul mercato” e che “consentiranno di offrire servizi di qualità”. “Siamo reduci da un’estate in cui abbiamo registrato numeri senza precedenti: dobbiamo capire come mantenerli”.

L’offerta turistica va insomma strutturata. E la formazione sarà una chiave fondamentale. “Credo che ai ragazzi converrà sempre cercare di puntare in alto frequentando un percorso di laurea, ma capisco che ci possono essere interessi diversi, la necessità di uno sbocco lavorativo più rapido rispetto al percorso universitario”, ha spiegato il rettore Luca Brunese. Insomma la forza della domanda di turismo deve essere affrontata con tutte le potenzialità necessarie. “Dobbiamo fare come la Juve che ha vinto nove scudetti e occorrono fuoriclasse”, dice con una battuta il rettore.

Il progetto gode inoltre della ‘benedizione’ della Regione Molise. “Dobbiamo alzare l’asticella dal punto di vista della ricettività e questo progetto va in tale direzione”, le parole dell’assessore al Turismo Vincenzo Cotugno, secondo cui “bisogna qualificare l’offerta turistica, puntare verso l’alta gamma e non al mordi e fuggi”. 

Dopo il riconoscimento giuridico dell’Istituto, saranno preparati il piano di studi e i corsi che si svolgeranno a Termoli: nella sede dell’Unimol, nell’Alberghiero e all’Istituto Keplero. Il rappresentante della scuola di via Tremiti, Paco Manes, ha spiegato i requisiti per l’accesso: “I corsi sono aperti non solo ai ragazzi diplomati nella scuola secondaria di secondo grado, ma anche ai diplomati di un corso quadriennale di istruzione professionale più un anno integrativo di un corso di istruzione tecnico superiore. La durata del corso è biennale, ma può essere anche triennale”. 

Altro aspetto importante: “Almeno il 50% dei docenti sono professionisti del settore e sono messi a disposizione delle aziende che collaborano con l’ITS”.

Oltre ad una parte teorica, ci saranno tirocini per consentire ai ragazzi di fare esperienza: “Hanno una durata minima del 30% delle ore totali fino ad un massimo di 800 ore e saranno svolti in azienda, in Italia e all’estero“. Al termine del corso il diploma è rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e avrà valore anche in ambito internazionale. Paco Manes ha evidenziato anche gli sbocchi lavorativi: “L’83% dei diplomati ITS trova un’occupazione l’anno dopo il diploma, il 93% in un’area coerente al proprio percorso di studi”.

Fondamentale anche l’apporto dell’Alberghiero: “Per tante altre regioni il turismo è una ‘materia prima’ – ha osservato la dirigente scolastica Maricetta Chimisso – e anche in Molise deve organizzarsi attorno allo ‘sfruttamento’ di questa materia prima che finora era rimasta nei magazzini della storia e della politica molisana. Il nostro compito sarà formare figure professionali in grado di spingere verso l’alto l’offerta turistica”.

Altra opportunità: “I ragazzi diplomati potranno scegliere se iscriversi all’Its o all’Università, ma noi stiamo già lavorando per il riconoscimento dei crediti maturati nell’istituto per l’iscrizione all’Università”, ha esplicitato il professore De Bonis.

Peccato che tra gli enti che fanno parte della Fondazione non ci sia il Comune di Termoli, mentre l’amministrazione di Larino ha colto questa opportunità: il Palazzo Ducale è la sede legale della Fondazione. “E’ una grande opportunità. Noi abbiamo aderito a questa proposta che consentirà di coinvolgere il Basso Molise e le aree interne. Larino poi ha un’importante storia dal punto di vista culturale”, ha evidenziato il sindaco Giuseppe Puchetti.

Ma gli ideatori della Fondazione ITS non intendono fermarsi qui, ma estendersi a tutto il Molise per riqualificare l’offerta turistica a 360 gradi proponendo a seconda della vocazione dei luoghi percorsi formativi diversificati. Non dimentichiamo il valore del turismo montano, una fetta importante del pil regionale. Che purtroppo invece il Covid ha completamente paralizzato.

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