Alla riscoperta del capoluogo

“Scannett Allert”: il ‘grido’ dei Misteri diventa un gioco da tavolo ambientato a Campobasso

Il progetto ideato dal Circolo Letterario Beatnik è risultato vincitore del bando ‘Il futuro a portata di mano’ che coinvolge illustratori, designer, architetti e antropologi molisani. Scopo del gioco? “Arrivare al castello e liberarlo dai Diavoli dei Misteri” dopo aver risposto correttamente a dei quiz sulla città e sui suoi segreti.

Un gioco da tavolo ambientato a Campobasso chiamato “Scannett Allert”. È l’originale e interessante idea venuta fuori da un gruppo di professionisti molisani del Circolo Letterario ‘Beatnik’, vincitore del bando ‘Il futuro a portata di mano’. Il gioco verrà realizzato attraverso tre laboratori di co-progettazione e sarà incentrato su temi ambientali/naturalistici e culturali.

“I laboratori e le narrazioni aiuteranno a comprendere il valore delle peculiarità naturali e culturali della città e a percepirsi come parte attiva dei processi di valorizzazione e cura di tali risorse territoriali. Così i bambini sperimentano e creano grazie ai laboratori” spiegano gli organizzatori. Sarà bello ‘viaggiare’ all’interno della città attraverso un gioco da tavolo, non c’è che dire. Riscoprire o conoscere monumenti, scorci del capoluogo, nomi di strade, piazze, vicoli.

Entrando nei dettagli, il progetto ‘Scannett Allert’ si divide in due fasi. Nella prima, sono previsti tre laboratori destinati ai bambini e svolti dai soggetti partner del progetto e dalle figure professionali coinvolte. “Attraverso delle interviste guidate, raccoglieremo informazioni in famiglia e nei quartieri, sul valore materiale e immateriale dei luoghi urbani: leggende, accadimenti storici, peculiarità artistiche, abitudini e modi d‘uso degli spazi pubblici. Il laboratorio verrà realizzato dai soci dell’Associazione Circolo Letterario Beatnik e dal collettivo Radio Beatnik” spiegano gli ideatori.

E ancora, un laboratorio di quiz e di esperienze pratiche svolto dai soci della cooperativa di comunità ‘Fermenti liberi’ e un altro di realizzazione dei materiali che verranno usati per costruire l’oggetto gioco, basato su azioni sostenibili di riciclo e riutilizzo dei materiali. Sarà realizzato da Chiara Del Gesso, dottoranda in Design a La Sapienza. Dopo questa fase si passerà alla costruzione vera e propria del gioco.

Che naturalmente avrà regole precise. Il gioco prevede da 2 a 5 giocatori. I partecipanti ai laboratori costruiranno una tabella di gioco che conterrà una mappa di Campobasso sviluppata secondo un percorso a tappe con i luoghi più importanti della città dal punto di vista storico, artistico, sociale e naturalistico.

Si può partire. “Lancia il dado, scopri i luoghi più importanti della città rivisitati in chiave fantasy, rispondi ai quiz e manipola il risultato attraverso carte abilità per arrivare al castello e liberarlo dai Diavoli dei Misteri. Diventa più competitivo consultando la mappa e raccogliendo indizi attraverso l’esplorazione dei luoghi della tua città”.

A corollario del gioco da tavolo, verranno posizionati dei QRcode nei luoghi fisici della città che compaiono nella tabella di gioco. Attraverso i QRcode si raggiungerà un sito web dedicato che conterrà una mappa della città e contenuti editoriali: testi scritti e podcast realizzati da Radio Beatnik, che racconteranno le peculiarità di ogni singolo luogo. All’interno del gioco si potrà trovare una mappa tabellone, un mazzo di carte con quiz e imprevisti, 5 segnalini giocatore e 2 dadi.

Ecco i protagonisti di questa idea simpatica e culturalmente lodevole: Angela Del Gesso, presidente dell’Arci Circolo Letterario Beatnik a Campobasso, ideatrice e coordinatrice del progetto. Fulvio Trivisonno, illustratore e grafico pubblicitario. Chiara Del Gesso, dottoranda in design a La Sapienza, Fermenti Liberi, Manuela Romano, architetta e esperta in rigenerazione urbana, Radio Beatnik, Circolo Letterario Beatnik.

Il progetto prevede la raccolta tramite crowdfunding del 25% del budget complessivo. A questo link (https://sostieni.link/29415) c’è la possibilità di sostenere il progetto e prenotare la propria copia del gioco.    fds

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