Guglionesi

Trasferita donna ustionata, 20 case inagibili, migliaia di ulivi bruciati. Acquisiti video su presunti piromani

Lo chef Bobo racconta l'inferno di fuoco che ha investito il ristorante, mentre si attende ancora l'Enel per ripristinare la fornitura elettrica in tilt a causa dei pali carbonizzati. Trasferita in un centro specializzato la giovane donna che ieri è rimasta ustionata alla schiena mentre cercava di portare in salvo l'auto trasformata in una torcia, dalla quale è riuscita a fuggire in extremis.

L’amministrazione comunale di Guglionesi sta raccogliendo materiale fotografico e video relativo a persone sospettate di aver appiccato le fiamme ieri, domenica 1 agosto, per consegnarli ai carabinieri in una denuncia circostanziata.

La conferma dal sindaco Mario Bellotti, che ha dichiarato lo stato di inagibilità per una ventina di abitazioni raggiunte dalle fiamme o comunque compromesse dal calore i cui proprietari sono stati temporaneamente evacuati. Il rogo, anzi i roghi, sono chiaramente di origine dolosa come era emerso già nelle prime ore del disastro di ieri mattina, ancor prima che il vento arrivasse a raffiche sopra i 60 km orari devastando in pochi minuti il costone che circonda la parte più alta del paese, dove il comune aveva fatto qualche intervento di sicurezza ampliando le linee tagliafuoco che tuttavia non è bastato a evitare il peggio.

Si sospetta addirittura una regia dietro l’operazione che ha messo in ginocchio il paese, con diversi punti di innesco piazzati in maniera strategica e lungo quelle che, nelle condizioni climatiche di una giornata particolarmente rovente e con il peggior vento possibile per il rischio incendi, si sono rivelate autostrade per il fuoco.

E sempre il primo cittadino afferma che i danni sono ingenti, ingentissimi. “Impossibile al momento avere una stima precisa, ma con l’ufficio tecnico stiamo preparando le relazioni che lo stesso governatore Toma e il capo della protezione civile Brasiello ci hanno chiesto per procedere alla dichiarazione di stato di emergenza”. Il sindaco Mario Bellotti inoltre conferma di stare preparando di suo pugno la denuncia – al momento contro ignoti – da presentare in Procura, nella quale si evidenziano i tanti indizi confermati anche dalle squadre tecniche di soccorso che fanno propendere per l’ipotesi del dolo.

Intanto la donna rimasta ustionata alla schiena è stata trasferita in un centro specializzato per le ustioni. La giovane ieri stava tentando di portare in salvo la sua auto, quando questa però si è trasformata in una vera e propria torcia da cui in extremis è riuscita a sfuggire.

È il giorno della conta dei danni, con numerosi imprenditori agricoli ridotti alla disperazione per la devastazione del patrimonio di uliveti, soprattutto sul versante verso la vallata del Biferno, interessato da un nuovo incendio durante la notte scorsa. Migliaia di alberi sono stati distrutti, persi anche alcuni importanti vigneti, animali morti: una mazzata alla economia rurale del territorio senza precedenti. Nell’attesa della quantificazione del danno e nell’ambito di un fascicolo di indagine aperto per prassi, si stanno mettendo insieme testimonianze e materiale audiovisivo che potrebbe rivelarsi importante.

ribo macchina incendio guglionesi

Anche un cittadino proprietario di una abitazione sfiorata dal fuoco, posizionata lungo la provinciale che collega Guglionesi con Termoli all’altezza di San Giacomo degli Schiavoni, avrebbe scattato alcune immagini a due persone che si allontanavano dal punto di innesco del fuoco che ha raggiunto il ristorante Ribo, dove una porzione della enoteca è andata completamente distrutta.

Il ristorante è stato evacuato nel primissimo pomeriggio, “era pieno dopo un lungo periodo in cui non abbiamo lavorato o abbiamo lavorato poco” ci racconta Bobo, che a causa di quanto accaduto nella sua struttura ha avuto un malore. Cerca una battuta di spirito, prova a sdrammatizzare – nonostante il fatto di aver subìto danni per oltre 40.000 euro nel ristorante, uno dei più noti della zona – ma perfino a lui, cuoco istrionico e geniale, risulta difficile. Ha le lacrime agli occhi e un senso di disperazione che l’opprime davanti al paesaggio riarso che, 40 ore dopo l’inizio delle emergenze a catena, fuma ancora. (mv)

commenta