Sotto il sole di una nuova calda giornata di inizio agosto, il porto di Termoli è in fermento e soprattutto in movimento. Per i turisti che arrivano lunedì 2 agosto nell’area portuale e si preparano anche ad imbarcarsi per le Tremiti, le barche vengono sistemate. Si stanno preparando infatti per la giornata più importante dell’anno per Termoli: la festa del santo patrono che si celebra in mare e poi a terra.
Sul Nuovo Saturno, la barca che ha avuto in sorte la possibilità di portare il santo in processione, c’è fermento. E per farlo serve tempo, attenzione, precisione. Baldacchino da sistemare, cime da stringere, spazi da pulire, basi e scenografie da rendere impeccabili, il tutto anche in equilibrio a diversi metri di altezza.
Il proprietario dell’imbarcazione, Basso Cannarsa, è al lavoro per sistemare le bandierine che decorano la barca, mentre, sotto di lui, a poppa alcuni uomini allestiscono il baldacchino rosso e oro che accoglierà San Basso quando scenderà dalla cattedrale la mattina del 3 agosto. A coordinare tutto c’è Giovanni Biuso, 80enne di Torremaggiore che da 70 anni arriva a Termoli ogni 2 agosto per preparare la barca che ospiterà il santo a bordo.
“Quando avevo 12 anni – racconta – mio padre era stato chiamato da don Rocco Sciarretta per montare e smontare il baldacchino, da allora io vengo ogni anno e anche se ora sono in pensione arrivo a Termoli per la tradizione, per l’affetto che mi lega a San Basso”. E quest’anno al signor Giovanni anche il compito di allestire un altro piccolo baldacchino, quello sul pick up messo a disposizione dalla Protezione Civile Valtrigno che trasporterà il santo dalla cattedrale al porto, poi dal porto alla cattedrale per le disposizioni dovute al covid 19 che impedisce di svolgere la processione a terra e non permetterà ai fedeli di seguire il santo a piedi. In caso contrario la festa sarà interrotta e sospesa.
San Basso, gli appuntamenti in programma per la festa patronale di Termoli
Se, dalla banchina del porto, Giovanni controlla i suoi collaboratori al lavoro, in alto Basso Cannarsa sistema la sua barca e racconta di quando ha saputo che era stato sorteggiato: “Ero a Roma – racconta – impegnato con il consiglio nazionale di Federpesca, mi arrivavano messaggi ma non potevo guardare il telefono così ho chiesto a chi era con me di controllare, ma dentro di me avevo capito e avevo pensato: ‘è uscito San Basso’, poco dopo è arrivata infatti la conferma. Siamo contenti, per noi è un onore, ci fa piacere. Oggi sono qui, intanto le donne della famiglia, moglie e cognata, preparano tutto il resto. Ma siamo pronti, non vediamo l’ora di vedere il santo sulla nostra barca”.
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