Salute e rispetto dell'ambiente

Pesticidi in agricoltura, fuori norma 16% delle aziende controllate. Una denuncia e raffica di multe

Campagna di controlli dei carabinieri forestali su utilizzo professionale e conservazione dei prodotti fitosanitari in agricoltura. Numerose le violazioni certificate

Una denuncia, numerose multe e un dato significativo: il 16 per cento delle aziende che usano fitosanitari in agricoltura e che sono state controllate dai carabinieri forestali in provincia di Campobasso è risultato non in regola con le normative per il rispetto dell’ambiente.

È il risultato della campagna di controlli dei Carabinieri Forestali sul rispetto della normativa vigente in materia di utilizzo professionale e conservazione dei prodotti fitosanitari in agricoltura. Una campagna che fa il paio con quella svolta lo scorso anno sugli esercizi di vendita degli agrofarmaci.

Quella appena conclusa è “una campagna di particolare rilevanza ai fini della protezione dell’ambiente e per la tutela della salute umana” precisano i carabinieri forestali in una nota, specificando che tutti i Reparti dei Carabinieri Forestali della provincia di Campobasso sono stati impegnati “con l’obiettivo di verificare l’osservanza delle norme vigenti riguardanti le pratiche di corretto utilizzo dei pesticidi da parte degli utilizzatori professionali”.

I militari spiegano inoltre che “solo una modesta parte dei trattamenti fitosanitari raggiunge infatti l’organismo bersaglio, mentre la maggior parte si disperde nelle matrici ambientali (aria, suolo ed acqua) contaminandole, persistendo in esse per tempi più o meno lunghi ed esponendo, direttamente o indirettamente, agli effetti tossici non solo le biocenosi coinvolte (animali e piante) ma anche gli agricoltori come utilizzatori diretti, le popolazioni residenti, soprattutto se appartenenti a gruppi più vulnerabili (anziani, bambini e immunodepressi) e tutti noi come quali consumatori finali delle produzioni agricole e zootecniche.

L’impiego di fitofarmaci richiede perciò estrema attenzione e conoscenza dei rischi legati ad un uso improprio ed è per questa ragione che dal 2015 la normativa di settore prevede che possano essere adoperati solo da soggetti muniti di specifica autorizzazione, possano essere distribuiti solo mediante attrezzature periodicamente manutenute e con annotazione di ogni singolo trattamento su un apposito registro aziendale”.

Le verifiche hanno riguardato tutto il territorio della provincia di Campobasso per un totale di 67 aziende, per lo più dedicate a colture di cerali nell’entroterra molisano ed alla produzione ortofrutticola nel basso Molise.

Nel corso dei controlli i militari hanno riscontrato violazioni in materia di istituzione e tenuta del registro dei trattamenti, uno strumento necessario per avere conoscenza dei prodotti, delle quantità e della frequenza delle somministrazioni alle colture e che in diversi casi è risultato assente, non aggiornato o non correttamente compilato. In altri casi è stata accertata la mancata manutenzione delle macchine irroratrici, con possibilità di distribuzioni incontrollate e conseguenti ricadute negative sull’ambiente. Le violazioni accertate sono state sanzionate dai militari con multe per importi che vanno dai 500 ai 1.000 euro ciascuna e in un caso persino la denuncia di una persona.

Preoccupante il quadro emerso: il 16% circa delle aziende utilizzatrici non è risultata infatti in regola con quanto prescritto dalla normativa, evidenziando possibili fattori di rischio per gli operatori stessi, per la popolazione residente nelle aree limitrofe nonché per l’ambiente.

I Carabinieri Forestali continueranno a operare per la riduzione di questi rischi, attraverso il controllo del rispetto di quanto prescrive la legge, affinché si possa raggiungere un livello elevato di tutela della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità.

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