La macchina dei soccorsi

Incendi, le 13 ore senza sosta dei soccorritori: assistenza a 70 sfollati e 200 passeggeri dei treni fotogallery

Sono state ore di immane sforzo anche per le associazioni di volontariato che hanno prestato soccorso ai bagnati salvati via mare e intossicati dopo aver respirato il fumo sprigionato dalle fiamme. Gli ultimi sfollati hanno potuto far rientro nelle proprie abitazioni intorno alle 22 della scorsa serata. In salvo anche una rimessa di cavalli a Rio Vivo. E' stata una lunga notte invece per i viaggiatori del Taranto-Milano bloccato per ben due volte dai roghi scoppiati a Campomarino e poi tra Vasto e Francavilla: alla fine sono stati attivati bus sostitutivi.

Tredici ore senza sosta, di sudore e fatica. Una lotta contro il tempo mentre le lingue di fuoco avanzavano sospinte dal vento. Sono durate fino a notte inoltrata le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione prestate dalle associazioni di volontariato coordinate dal sindaco di Termoli Francesco Roberti in qualità di principale responsabile della protezione civile comunale. Gli incendi che hanno devastato il litorale molisano e l’emergenza che ha caratterizzato la giornata di ieri (1 agosto) hanno richiesto un maxi sforzo e un impegno immane anche da parte delle associazioni: per i volontari è stata una giornata durissima.

Tutti gli sforzi erano concentrati per mettere in sicurezza i bagnanti fuggiti dalla spiaggia di Campomarino e per evacuare le abitazioni minacciate dal fuoco. Solo intorno alle 22 le ultime famiglie hanno potuto far rientro a casa dopo una giornata di grande paura.

Decine di persone, in particolare famiglie con bambini e anziani, erano sulla battigia o al camping quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi tra la vegetazione della cittadina. Hanno provato a fuggire dal rogo che avanzava. Qualcuno si è rifugiato in mare ma poi si è visto in trappola quando ha visto che l’incendio continuava ad avanzare.

Ad un certo punto, in quei momenti drammatici, con il fuoco alimentato dal vento, anche la spiaggia è stata assediata dalle fiamme. Famiglie con bambini, disabili, anziani sono stati tratti in salvo dalle imbarcazioni della Capitaneria di Porto e della Guardia di finanza. Anche la Termoli Yachting ha messo a disposizione alcuni mezzi per trasferire al porto di Termoli circa 70 persone.

Bagnanti salvati in mare dopo incendio Campomarino

Gli sfollati sono stati rifocillati con acqua e poi trasportati al Palasabetta, l’impianto sportivo in zona ospedale ieri impiegato per assistere la popolazione. Molte persone erano intossicate dopo aver inalato il fumo, qualcuno aveva avuto dei malori e i volontari delle associazioni di volontariato hanno supportato il personale sanitario nel monitoraggio delle condizioni di salute soprattutto degli anziani e dei disabili, i più provati dalla drammatica esperienza.

Le ambulanze e altri 3 mezzi della Misericordia hanno consentito di assistere le persone evacuate: “Avevamo messo a disposizione anche 20 posti letto nella sede della nostra associazione”, ha spiegato Romeo Faletra. “Abbiamo assistito una settantina di persone, i bagnanti salvati in mare e che avevano provato a trovare rifugio nell’acqua”.

Sindaco Roberti associazioni di volontariato

“Erano spaventati, provati, scossi da quanto accaduto”, sottolinea Antonio Micozzi, presidente della Valtrigno. “Abbiamo distribuito abiti e bottigliette d’acqua. Inoltre i nostri volontari hanno dato un contributo nelle operazioni di spegnimento dei roghi soprattutto nella zona tra via Mar Mediterraneo e Rio Vivo. Abbiamo fatto evacuare alcune abitazioni”.

Il PalaSabetta dunque ieri è diventato una sorta di punto di primo soccorso per i bagnanti tratti in salvo che hanno potuto riprendere le forze. Purtroppo qualcuno ha temuto anche per la propria auto o per gli effetti personali rimasti nei camping di Campomarino devastati dal fuoco. Altre famiglie avevano con sè il cagnolino, salvato dalle lingue di fuoco. Anche gli animali domestici sono stati rifocillati.

“Abbiamo fornito di pannolini e pappine per i più piccoli le mamme che erano state portate al Palasabetta”, il racconto di Matteo Gentile del SAE 112. L’associazione ha prestato soccorso anche in stazione a Termoli erogando bottigliette di acqua ai passeggeri e al personale che stava viaggiando sul treno 612 partito da Taranto e diretto a Milano Centrale. Molti stavano rientrando a casa, nelle regioni del Nord, dopo un periodo di vacanza in Puglia.

La macchina dei soccorsi dopo l'incendio di Campomarino

Per le circa 200 persone presenti sul convoglio (tra passeggeri e personale) il viaggio è diventato un inferno non solo per l’incendio e le temperature torride: la circolazione ferroviaria sulla linea adriatica è stata bloccata prima all’altezza di Chieuti per il rogo di Campomarino, poi il secondo stop a Termoli a causa degli incendi scoppiati tra Vasto e Francavilla. Anche per la costa abruzzese ieri è stata una giornata tragica.

La macchina dei soccorsi dopo l'incendio di Campomarino

“Abbiamo aspettato i 4 pullman sostitutivi inviati da Trenitalia, l’ultimo dei quali è partito alle 3:20 della scorsa notte”, ha riferito Matteo Gentile. Il traffico ferroviario tra l’alba e questa mattina è tornato gradualmente nella normalità, mentre la statale 16 è stata riaperta intorno alle 21 di ieri sera alla circolazione delle auto. “Abbiamo dato anche una mano ai viaggiatori che hanno deciso di proseguire il viaggio con mezzi propri, li abbiamo aiutati nel trasporto dei bagagli”, ha aggiunto.

La macchina dei soccorsi dopo l'incendio di Campomarino fiamme al distributore Esso

Il Sae ha operato anche come ausilio sulla statale 16 tra il km 545 e il 547, all’altezza del distributore Esso assieme alla Polizia dove si è verificata un’altra situazione molto critica e nelle vicinanze del punto vendita Garofalo Mobili.

Incendio vicino alla Esso km 546

Anche la Misericordia ha fornito assistenza per l’antincendio e durante tali operazioni è intervenuta a Rio Vivo per domare il fuoco prima che raggiungesse una rimessa di cavalli. 

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