Eccellenze della nostra terra

Il ‘re’ della tavola molisana orfano di una location. Ci pensa San Pietro Avellana: nasce il primo museo del tartufo

Dall'8 agosto aprirà al pubblico la prima struttura interamente dedicata al fungo ipogeo, una delle eccellenze della nostra terra che continua ad arrancare dal punto di vista della valorizzazione dei propri prodotti più pregiati. Eppure il tartufo molisano mira a scalzare quello di Alba: il Molise vanta il 40% della raccolta nazionale, mentre l'80% della produzione va all'export. E quest'anno è anche candidato all'Unesco

Nonostante gli sforzi, il tartufo molisano continua ad essere sempre un passo indietro rispetto al suo maggiore concorrente: quello piemontese. Eppure il pregiato fungo ipogeo (la famiglia a cui appartiene il tartufo, ndr) continua a conquistare fette sempre più ampie di mercato. Secondo qualcuno, presto spodesterà anche il tartufo di Alba per diffusione e gradimento tra i consumatori.

Secondo i dati riportati dall’Agi, poi, il Molise possiede il 40% della raccolta nazionale di tartufo, mentre l’80% della produzione va all’export. Un segmento non trascurabile della nostra economia. Peccato che il ‘re’ della tavola molisana, una delle eccellenze della nostra terra, finora non aveva nemmeno un luogo ad esso dedicato esclusivamente, a parte le fiere organizzate soprattutto d’estate in vari centri dell’Alto Molise, l’area più vocata alla fiorente proliferazione e alla raccolta.

Ci pensa il Comune di San Pietro Avellana, che da anni ospita da 32 anni una manifestazione di grande richiamo, a colmare per fortuna questo gap inaugurando il primo museo del Molise dedicato al ‘re dei boschi’. Non poteva che essere così dal momento che il paese altomolisano fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, che unisce le migliori località italiane a vocazione tartuficola, all’insegna della promozione del rinomato fungo e del territorio.

Si tratta di “un ulteriore passo avanti per valorizzare il più prezioso frutto di San Pietro Avellana e del Molise – spiega il sindaco Francesco Lombardi – e per dare sempre più spazio e riconoscimento alla cultura del tartufo, un patrimonio inestimabile non solo dal punto enogastronomico ed ambientale, ma anche culturale. Il Museo del Tartufo si colloca, inoltre, nel contesto del sistema museale che stiamo realizzando a San Pietro Avellana, per mettere in rete tutti i luoghi di cultura, collegati a loro volta con i luoghi dei comuni della Riserva della Biosfera MaB Unesco Alto Molise”.

Dal prossimo 8 agosto, nel centro funzionale apriràuno dei rari musei istituzionali d’Italia che celebrano il gioiello della terra, con la sua storia, i rituali, gli odori, i sapori, le esperienze”.

Fra l’altro l’apertura al pubblico avverrà in un anno importante: il tartufo è in lizza per il riconoscimento a patrimonio immateriale Unesco nella categoria ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia. Conoscenze e pratiche tradizionali’, un percorso che San Pietro Avellana condivide con l’Associazione Nazionale Città del Tartufo.

Grazie al Museo del Tartufo sarà possibile conoscere da vicino il fungo attraverso “un percorso multisensoriale ed interattivo”.

Entrando nel Museo del Tartufo, come spiegano i promotori del progetto, si viene catapultati in un’atmosfera coinvolgente. C’è una sezione immersiva che guida i visitatori nei segreti del tartufaio, con il rituale della cerca che comincia di notte, diverse installazioni, proiezioni, il racconto della nascita del tartufo nella terra, le tradizioni folkloristiche che si fondono con l’enogastronomia. Un percorso multisensoriale animato da odori, dalla possibilità di toccare, osservare e conoscere come assaporare il re dei boschi, anche attraverso la condivisione di ricette da portare a casa.

Non è finita qui: l’itinerario dal Museo del Tartufo può infatti continuare al Museo dell’Alto Molise, con la sezione dedicati agli usi e costumi, arti e mestieri, quella archeologica sul mondo sannita e la nuova area Autunno ’43 incentrata sugli eventi della seconda guerra mondiale, che videro la distruzione e poi la ricostruzione di San Pietro Avellana. E potrà poi proseguire all’Osservatorio Astronomico in via di ristrutturazione. Per provare i piatti con il tartufo e i tanti prodotti ideati con il prezioso fungo di San Pietro Avellana, oltre all’appuntamento imperdibile con la Fiera del Tartufo Nero e poi a novembre con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Pietro Avellana, ci sono i negozi e i laboratori del borgo, uniti nel negozio di paese www.sanpietroavellana.shop.

Il Museo del Tartufo sarà aperto tutto l’8 agosto in occasione della 32° Fiera del Tartufo. Poi osserverà questi orari: lunedì-mercoledì (ore 9 – 12), giovedì-venerdì (pre 9-13), sabato (ore 15-17) e domenica (ore 9 – 13).

Per informazioni si può contattare il numero 0865940266, scrivere una mail a museosanpietroavellana@gmail.com. Oppure si può consultare il sito Internet https://museoaltomolise.it/

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