L'ondata rovente

I giorni più caldi, la siccità estrema. E Campobasso tra le 10 città bollino rosso. Coldiretti chiede stato di calamità

Quasi un mese senza precipitazioni, la devastazione degli incendi, l'ondata di calore estrema di Lucifero. Sono i giorni più roventi dell'anno e ne avremo ancora fin dopo Ferragosto. Coldiretti Molise intanto chiede alla Regione lo stato di calamità naturale

Non è la solita canicola estiva. Gli esperti, a cominciare da quelli dell’Onu che hanno da poco redatto il sesto rapporto sul clima che avverte – soprattutto i ‘potenti’ della Terra – della situazione gravissima e – ahinoi – pressochè irreversibile. Il Centro-Sud Italia, e il Molise non fa eccezione, sta vivendo i suoi giorni più caldi dell’anno e ne avrà fin dopo Ferragosto. E ovviamente resta altissima l’allerta incendi.

Campobasso, ieri e anche oggi, risulta tra le 10 città bollino rosso in Italia. A soffrire la situazione metereologica però, andando al di là degli incendi e del clima rovente di questi ultimi giorni, sono le campagne. L’ultima pioggia che si ricordi (e che peraltro ha provocato danni ingenti in particolare a Petacciato) risale al 18 luglio, ovvero a quasi un mese fa. L’allarme quindi – e il sostantivo in questo caso non è usato a sproposito – si chiama siccità. Che fa rima con desertificazione, una tendenza già in atto e il cui apice non è così lontano. Il Molise potrebbe divenire zona desertica non fra 200 anni, ma fra 50.

L’ondata di caldo africano, ribattezzata ‘Lucifero’, porterà temperature estreme (fino a 49°) in particolare al Sud e nelle Isole. 10 le città da bollino rosso: oltre Campobasso ci sono Bari, Bologna, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma e Trieste. Queste le temperature rilevate ieri da MeteoinMolise e rese note dall’esperto Gianfranco Spensieri. Campobasso ovest 38.4, Campodipietra 38.7, Castropignano 41.1, Ripalimosani 37.9, Monteverde di Vinchiaturo 37.9, Vinchiaturo paese 37.9 e Capracotta addirittura 31.6. Peraltro la foschia che possiamo osservare in cielo altro non è che sabbia in sospensione.

La situazione siccità, dicevamo, si fa sempre più grave. Come fanno notare dall’Osservatorio siccità riferendosi al periodo maggio-luglio, sul Molise, tolta la zona più occidentale, aumenta l’ estensione della “siccità estrema”. Considerando, per altro, che agosto è cominciato anche peggio, si può affermare (come fa l’Osservatorio) che si è ben indirizzati verso qualcosa di drammatico.

E giustappunto Coldiretti Molise, di fronte alla criticità che investono tutti i comparti del settore agricolo molisano, a causa delle  persistenti anomalie metereologiche presenti da settimane sul territorio regionale, ha denunciato la forte preoccupazione degli operatori agricoli, alle prese con le alte temperature e la pressoché totale mancanza di precipitazioni. E ha chiesto alla Regione di riconoscere lo stato di calamità naturale.

“La situazione nelle campagne – evidenzia ancora la Coldiretti – si va di giorno in giorno aggravando, interessando tutte le principali colture, orticole in pieno campo, ortofrutticole ed olivicoli nonché i vigneti in asciutta; particolare criticità interessa gli allevamenti privati di gran parte delle superfici pascolative. In proposito c’è da far rilevare che quest’anno il secondo sfalcio del fieno non è stato effettuato per mancata crescita!

Per non parlare, poi, degli incendi che stanno devastando in maniera feroce il Basso Molise.

Un quadro decisamente negativo per la nostra agricoltura – continua Coldiretti – alle prese con un aumento dei costi di produzione che non ha precedenti, a partire dal carburante, passando per i concimi, i mangimi e gli antiparassitari.

A fronte di tale situazione, l’Organizzazione ha chiesto al Presidente della Regione, Donato Toma, di attivare le procedure tecniche ed amministrative necessarie per effettuare gli accertamenti urgenti ed i sopralluoghi per determinare i danni subiti dalle aziende agricole e, quindi, dichiarare lo “stato di calamità naturale”.

A fronte di questo quadro, già di per se sicuramente a tinte fosche, Coldiretti Molise segnala, inoltre, all’Assessorato Regionale all’Agricoltura la difficoltà da parte della imprese a poter procedere alle lavorazioni meccaniche, a causa della estrema “tenacità” dei terreni. Tale condizione ha come conseguenza un aumento notevole dei consumi di gasolio da parte delle macchine agricole utilizzate. L’aumento dei consumi, dovuto al persistere dell’andamento climatico sfavorevole, non consente alle assegnazioni ordinarie di carburante agevolato di coprire le esigenze effettive delle imprese. Pertanto Coldiretti chiede all‘Assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, di valutare la possibilità di procedere ad una congrua maggiorazione delle assegnazioni di carburante evitando alle imprese agricole di dover ricorrere all’acquisto dal distributore, a prezzo pieno, causando un ulteriore aggravio dei costi”.