Il voto alla camera

Giustizia, Federico assente al primo voto di fiducia: “Dovevo fare il vaccino. Oggi voterò sì alla riforma”

Il parlamentare molisano al centro delle cronache politiche nazionali per non aver votato ieri la prima fiducia alla legge Cartabia assieme ad altri dodici colleghi del Movimento 5 Stelle, una delle forze che sostengono il Governo Draghi. Per qualcuno è un'assenza ingiustificata, ma lui spiega: "Ero stato convocato alla Cittadella dell'Economia per la somministrazione del richiamo. Oggi sono regolarmente in Aula e stasera voterò sì. Anche era un testo migliorabile, questa riforma non lascia spazio a rischi di impunità per i reati di mafia e terrorismo".

Questa mattina il suo nome era su tanti giornali nazionali: Antonio Federico, parlamentare eletto dai molisani nel 2018 per il Movimento 5 Stelle, assente al primo voto di fiducia sul processo penale nell’ambito della riforma Cartabia su cui il Governo ha posto la fiducia.

Assieme a lui hanno dato forfait anche altri 12 colleghi, tutti pentastellati. Ecco perchè i 13 banchi vuoti alla Camera dei deputati hanno alimentato il clima di sospetto sulla presunta contrarietà di una parte dei grillini ad una legge considerata “epocale” dall’esecutivo guidato da Mario Draghi ma sulla quale è stata necessaria la mediazione del nuovo capo politico M5S Giuseppe Conte. Una trattativa durata per giorni, caratterizzati anche da qualche momento di scontro e dalle consuete polemiche tra favorevoli e contrari.

Altro che assenza ingiustificata: ero stato convocato alla Cittadella dell’Economia di Campobasso per fare la seconda dose di vaccino“, spiega Antonio Federico con la consueta pacatezza e probabilmente sorpreso dai rumors riportati dalla stampa nazionale. L’onorevole, che aveva inviato un’apposita comunicazione all’ufficio parlamentare preposto per giustificare la sua assenza, risponde fra l’altro proprio durante una pausa dei lavori in Aula. “Domenica – precisa il deputato campobassano – in Parlamento avevo votato contro le pregiudiziali delle opposizioni, poi sono rientrato a Campobasso per fare il vaccino (ero stato convocato nel pomeriggio di ieri) e infine questa mattina ho ripreso il treno per tornare a Roma”.

Antonio Federico vaccinato

La ‘spola’ tra Roma e Campobasso si è conclusa oggi: “Sono tornato a Montecitorio per votare gli ordini del giorno sul processo penale e infine stasera voterò a favore della riforma”. Dalle 19 sono previste le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e infine il voto finale sul provvedimento.

Dunque nessun dissenso nei confronti della riforma sulla giustizia che, argomenta Federico, “non è il miglior testo auspicato dal Movimento 5 Stelle, ma sono soddisfatto del lavoro svolto da Giuseppe Conte perchè non lascia spazio a rischi di impunità per i reati di mafia e terrorismo”. Così come attribuisce all’opera di mediazione realizzata da M5S il fatto che sia stato inserito “un periodo transitorio prima dell’entrata in vigore di questa legge, i cui effetti saranno valutati da appositi organismi. E questi sono risultati ascrivibili al Movimento 5 Stelle, senza questi elementi non avremo votato il testo”. (Sp)

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