Dalla spagna a guglionesi

La variante Delta irrompe sull’estate: focolai in vacanza, casi tra i più giovani e impennata dei contagi

Dalle ragazze campobassane in vacanza in Spagna ai giovanissimi contagiati del focolaio di Guglionesi: l'estate segna la risalita dei contagi, con focolai scoppiati in diverse zone d'Italia. In Molise l'impennata dei casi nella scorsa settimana è del 271% (la più alta d'Italia percentualmente sebbene i numeri siano contenuti), mentre Sicilia, Campania, Abruzzo, Veneto e Marche rischiano di ritornare presto in zona gialla

I contagi schizzano un po’ ovunque e, percentualmente, anche in Molise dove però – si sa – i numeri sono oltremodo piccoli. Succede in Italia come all’estero (in Spagna sono positive e isolate in un Covid Hospital anche due ragazze di Campobasso) e spesso sono i più giovani a contrarre l’infezione (emblematico il caso di Guglionesi). Giovani infetti ma che stanno bene.

A San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, una festa in uno stabilimento balneare ha provocato una sessantina di contagi. Quasi la metà delle persone contagiate aveva ricevuto almeno una dose di vaccino. Sono quasi tutti adolescenti con un’età compresa tra i 17 e i 19 anni i ragazzi risultati positivi in un campeggio (l’African Beach di Ippocampo) vicino Manfredonia, città della provincia di Foggia che sorge al confine del Gargano. A Roma coinvolge una trentina di giovani il cluster scoppiato dopo un evento musicale in un locale. Febbre alta, mal di testa e mal di gola i sintomi manifestati dalla maggior parte di loro. L’unica a non avere sintomi è una ragazza che ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino.

E poi: i focolai scoppiati a Codogno (la città del Lodigiano in cui il 21 febbraio 2020 è stata accertata la prima infezione da Sars-Cov-2), dopo una festa di fine anno scolastico, e nell’Oristanese. Senza dimenticare il maxi focolaio scoppiato a Palma di Maiorca, la splendida isola dell’arcipelago delle Baleari, in cui sono risultati contagiati circa 2mila studenti. Mentre sono bloccati in un covid hotel di Malta i giovani italiani, quasi tutti minorenni, in quarantena mentre stavano svolgendo una vacanza studio. Stesso destino per due ragazze di Campobasso che si trovano a Valencia, risultate positive.

Mentre si sarebbe originato da una cena il cluster che coinvolge una ventina di persone a Guglionesi, molti ragazzini. A ieri erano 25 le persone positive: di queste ben 23 hanno un’età compresa tra gli 8 i 21 anni. Ma, ripetiamo, stanno tutti bene.

 

Le vacanze, la movida, le feste e i momenti di spensieratezza, insomma tutto quello che è prettamente legato al periodo estivo e che, unito alla diffusione della variante Delta, ha favorito la ripresa dei contagi. Entro fine agosto il 90% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto a questa mutazione. L’immunologo del Cts Abrignani ha previsto 30mila contagi al dì a fine agosto.

Moltiplicazione dei focolai, eventi nei locali e assembramenti dopo le vittorie sportive (a Campobasso alla promozione dei Lupi ha fatto seguito i festeggiamenti per gli Azzurri campioni d’Europa) sono purtroppo tutti fattori di rischio. L’Oms ha parlato di “effetto devastante degli Europei” ma in molti provano a spegnere il fuoco delle polemiche: il contagio all’aperto è raro e l’aumento dei contagi (grazie ai vaccini) non si accompagna all’aumento delle ospedalizzazioni. Questo il succo.

La curva epidemica anche in Italia è in risalita: i contagi sono aumentati in 19 regioni (a parte la Valle d’Aosta, l’ultima a entrare in zona bianca, e la Provincia di Trento). In alcune la crescita è superiore al 50%, in Molise l’impennata negli ultimi 7 giorni è addirittura del 271%, la maggiore nel Paese (come riportava ieri un’infografica del Corriere della Sera, ndr). Ma non lasciatevi spaventare da questo dato che deve essere rapportato alla popolazione: i nuovi positivi nella settimana dal 5 all’11 luglio sono stati solo 26.

Intanto cinque regioni rischiano di dover dire addio alla zona bianca e di tornare in “giallo”, e chissà che non avvenga già dalla settimana prossima sebbene dal Governo emergano posizioni più caute: Sicilia, Campania, Abruzzo, Veneto e Marche.

Ricordiamo che secondo i parametri del Ministero della Salute e del Cts si passa in zona gialla con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti, oppure con un’occupazione dei posti letto in area medica uguale o inferiore al 30%, mentre in terapia intensiva deve essere uguale o inferiore al 20%. Stando all’andamento degli ultimi giorni, a preoccupare le Regioni è il primo parametro più che quello sulle ospedalizzazioni, visto che all’aumento dei casi al momento non è accompagnato da quello dei ricoveri. Ma i parametri potrebbero subire un cambiamento.

Rassicurazioni sono arrivate in queste ore sia dal Ministro Speranza che dal Sottosegretario alla Salute Sileri. Così quest’ultimo sulla prospettiva del ritorno di alcuni territori in zona gialla: “A oggi non c’è questo rischio, ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane. Abbiamo numeri bassi e non vedo al momento neanche il ritorno di restrizioni”.

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