Isole tremiti

Il posto del cuore di Lucio Dalla in vendita. Imprenditore molisano in trattativa per la villa di Cala Matano

Il buen retiro dell’artista sull’isola di San Domino sta per passare a un nuovo proprietario, innamorato dell’arcipelago e dell’arte che quel luogo rappresenta. Il principale interesse a rilevare la villa, al cui interno c’è anche una sala di incisione, arriva proprio dal Molise. La conferma sulla trattativa con gli eredi di Lucio Dalla arriva anche dal sindaco Fentini.

Un imprenditore molisano sta trattando con gli eredi di Lucio Dalla per acquistare la magnifica villa di San Domino che l’artista bolognese amava profondamente e dove ha trascorso lunghi periodi di vacanza, riposo ma anche lavoro e creatività. La costruzione infatti, che sorge su tre piani nell’insenatura suggestiva di Cala Matano, uno degli scenari paesaggisticamente più apprezzati dell’isola verde, ha al suo interno anche una sala di incisione e qui il cantautore ha inciso uno dei suoi brani più celebri, ‘Com’è profondo il mare’ nonché altre canzoni divenute pezzi di storia della musica italiana.

A Cala Matano è ispirato il disco del 2001 Luna Matana: la villa era il posto delle emozioni legate al mare, che Dalla amava profondamente e che ha difeso anche con l’impegno civile, ispirando manifestazioni contro scempi ambientali e favorendo la nascita di movimenti e associazioni in difesa del mare e del suo ecosistema.

Il murales alle isole Tremiti

Scontato dunque che la villa di Lucio Dalla non è una semplice villa bensì un luogo dell’anima, denso di valore simbolico e di storia. Un aspetto che interessa moltissimo l’imprenditore molisano attualmente in trattativa con gli eredi del cantautore.

La notizia è rimbalzata in questi giorni tra Termoli, Campobasso e le Isole Tremiti dove Lucio Dalla, morto a quasi 69 anni, aveva eletto il suo buen retiro. A Cala Matano, uno degli angoli più belli e riservati dell’isola di San Domino, l’artista aveva deciso di acquistare da un avvocato di Bologna l’immobile, ristrutturandolo e dotandolo anche di uno studio di registrazione.

Dopo la sua morte improvvisa, avvenuta a causa di un infarto il 1 marzo 2012 in un hotel di Montreux (Svizzera), i familiari di Lucio Dalla hanno ereditato le proprietà, alcune delle quali sono finite all’asta: prima gli appartamenti di Bologna, poi la villa di Milo (nella zona di Catania, dove produceva il suo vino) e le barche. Tutto è finito sul noto sito Immobiliare.it. L’intenzione era di utilizzare parte del ricavato per aprire la casa Museo di Lucio Dalla.

Villa dalla tremiti

Adesso anche l’elegante ‘rifugio’ contrassegnato dagli inconfondibili colori bianco e azzurro di Cala Matano dovrebbe seguire la stessa sorte.

Della villa si è innamorato un imprenditore del Molise, che a quanto si apprende avrebbe presentato un’offerta agli attuali proprietari, appunto i parenti di Lucio Dalla. La negoziazione però non è conclusa.

“So che c’è una trattativa, ma so che non è andata ancora in porto”, conferma a Primonumero il sindaco delle Tremiti Antonio Fentini. “La villa, che in questi anni è stata trasformata in una multiproprietà, è stata messa in vendita da poco, almeno così mi risulta”.

Sull’identità dell’imprenditore molisano che avrebbe avanzato agli eredi di Lucio Dalla un’offerta vicina al milione di euro c’è invece il massimo riserbo, sebbene siamo pronti a scommettere che il suo nome sarà al centro del gossip estivo sotto l’ombrellone.

Anche perché quella di Cala Matano non è la classica residenza estiva vip: per il cantautore bolognese era diventata qualcosa di più. Quel luogo magico, che si affacciava su un mare cristallino e immerso nella lussureggiante macchia meditteranea, ha ispirato il celebre album Luna Matana. Con le Isole Tremiti Lucio Dalla aveva instaurato un rapporto viscerale: qui, ad esempio, invitava i suoi amici (Ron, Gianni Morandi, Renato Zero solo per fare qualche nome).

tremiti coralli national geographic

Ecco perché quel luogo è diventato quasi sacro, guardato con ammirazione da fan e artisti che raggiungono le Tremiti. E che ora si chiedono – e sperano – se il prossimo acquirente della villa ne conserverà il valore artistico(SP)

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