Un medico avverte

Covid, “inutile chiudere quando i buoi sono scappati, piuttosto accelerare sui vaccini”

Introdurre provvedimenti di prevenzione, come il coprifuoco, l’uso della mascherina, distanziamento eccetera quando cominciano a salire il numero dei ricoveri, le ospedalizzazioni e il tasso di occupazione delle terapie intensive (che di regola aumentano diverse settimane dopo i contagi), “è come chiudere i cancelli quando i buoi sono scappati”. Lo sostiene Giancarlo Totaro, patologo clinico in servizio al San Timoteo di Termoli.

“L’autunno è vicino e si deve scongiurare il pericolo, se si fa ancora in tempo, di caricare le polveri che poi potrebbero esplodere con il ritorno a scuola. Nel frattempo bisogna continuare a correre per vaccinare tutti con la seconda dose, soprattutto gli over 60 non ancora vaccinati e, cosa ancore più importante, vaccinare a casa tutti i pazienti fragili non deambulanti e non trasportabili non ancora vaccinati con una organizzazione specifica di equipe medici/infermieri appositamente costituite”.

 

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