Indagine del ministero

Controlli dei Nas in 18 centri per pazienti psichici: otto violazioni e una denuncia

Le sanzioni amministrative riguardano carenze igienico-sanitarie e strutturali. In un caso invece sono state riscontrate irregolarità in materia di lavoro

Sono 536 i centri di salute mentale controllati, su tutto il territorio nazionale, dai carabinieri dei Nas, e in 122 di questi (pari al 22%) sono state accertate irregolarità. Ispezioni – e irregolarità – anche in alcune strutture del Molise.

Nel corso delle verifiche sono state comminate 141 sanzioni penali e amministrative per un ammontare complessivo di 62 mila euro.

Reati di maltrattamento e abbandono di incapaci a Sassari e Agrigento. Sequestrato invece un ambulatorio di Avellino. In otto episodi ispettivi i Nas hanno sequestrato anche farmaci scaduti così come bombole di ossigeno, detenuti in astanterie delle strutture, in promiscuità con i medicinali ancora validi e destinati ai pazienti. Ulteriori violazioni sono riconducibili a inosservanza in materia di sicurezza sul lavoro, mancata valutazione dei rischi e inadempienze alle misure di contenimento del Covid 19.

Il Nas di Campobasso ha ispezionato 18 centri tra Comunità di recupero psicosociale, Centri di salute mentale e strutture di servizio.

Durante gli accertamenti sono emerse alcune violazioni che hanno portato a otto sanzioni amministrative a causa di carenze igienico-sanitarie e di tipo strutturale. Sempre in Molise, in un caso sono state riscontrate responsabilità di tipo penale per la violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

 

Su tutto il territorio nazionale la maggior parte delle irregolarità hanno riguardato inadeguatezze strutturali, assistenziali ed organizzative dei servizi dedicati alla persona con patologie psichiche, rilevando 77 strutture con spazi insufficienti e servizi igienici mal funzionanti indistinti per sesso, carenze nei livelli di assistenza dovute alla mancanza di piani riabilitativi e di operatori adeguati alle necessità rieducative dei pazienti, ambienti insalubri per umidità e muffe alle parti, esfoliazione degli intonaci, mancanza di climatizzatori.

Infine sono state accertate carenze nella corretta conservazione e preparazione degli alimenti nei centri dove è previsto un servizio semiresidenziale o di  ricovero h24.

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