Cronache

Comunità montane senza riforma: Toma costretto a prorogare l’incarico ai commissari

La giunta regionale ha prorogato al 31 dicembre l'incarico per i quattro commissari liquidatori: la riforma non c'è ancora e neppure un sostituto, tra i dirigenti, in grado di prendere il loro posto.

Sono stati prorogati per l’ennesima volta i quattro commissari liquidatori delle comunità montane.

Domenico Marinelli (Molise centrale), Carlo Antonio Perrella (Matese –Fortore Molisano), Giovancarmine Mancini (Cigno Valle Biferno – Trigno Medio Biferno – Trigno Monte Mauro) e Pompilio Sciulli (Comunità Montane del Volturno – Centro Pentria – Alto Molise – Sannio) sono stati confermati alla guida degli enti montani ieri dalla giunta regionale con una delibera non ancora presente sull’albo pretorio nel pomeriggio del 1 luglio.

“L’incarico – conferma l’assessore Vincenzo Niro – è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2021 salvo l’intervento di una legge di riforma”.

Legge ferma in prima commissione da circa un anno e di cui avevamo abbondantemente parlato qualche settimana fa con il presidente Andrea Di Lucente che ha già in mente una ipotesi di riordino. Ma al momento nulla c’è ancora di concreto e anche al presidente Donato Toma  non è rimasto altro che confermare i commissari il cui incarico stavolta coincide anche con la fine dello stato di liquidazione, fase ultima che precede la loro reale estinzione.

Insomma, l’ennesimo nulla di fatto arrivato pure ai tempi supplementari forse anche per la difficoltà di trovare un dirigente regionale o un esterno che potesse accollarsi il compito di guidare le bistrattate comunità montane.

Riproponiamo qui la nostra inchiesta.

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