Termoli

Al tempo del Green Pass San Basso diventa San Pass ed é digital. Sulla maglietta il Qr Code che funziona davvero

Il grafico Daniele Bucci ha disegnato per la festa del santo patrono una maglia con una sorpresa: "L'ho fatto per alleggerire il momento ma il virus non va preso sottogamba"

“Per il vaccino c’è il Green Pass, per tutto il resto c’è San Basso”. Con queste parole sulla sua pagina facebook Daniele Bucci, il 34enne grafico termolese, ha annunciato il suo ultimo lavoro. Che è un omaggio al santo patrono, dal quale quest’anno – “ed è la prima volta”, commenta con un po’ di amarezza – sarà lontano per lavoro nei giorni dei suoi festeggiamenti.

Perché al tempo dei vaccini per il coronavirus, di Green Pass, regole, distanziamento e mascherina anche il santo protettore della città adriatica che lo festeggia per tre giorni all’inizio di agosto, si adatta ai tempi. E così diventa San Pass, il santo che tutto può.

“E’ nato tutto per caso – racconta Daniele parlando della sua ultima opera artistica – ho letto i commenti dei tanti, anche degli amici, e allora durante la pausa pranzo ho disegnato la maglietta“. Sfondo nero e un rettangolo bianco: in alto il Qr code e in basso su sfondo verde una scritta bianca, San Pass.

Anche tre anni fa Daniele aveva realizzato una maglia per celebrare il santo patrono, come si usa fare da qualche tempo, ora è tornato a creare. “Ma sia chiaro – aggiunge – è una cosa leggera, per alleggerire il momento, che comunque deve essere affrontato con attenzione e responsabilità, senza prendere il virus sottogamba. Il mio è solo un omaggio a San Basso, visto che alcuni festeggiamenti sono stati annullati, nel pieno rispetto della festività”.

Intanto anche tra i suoi amici la maglietta ha avuto un buon successo, con le richieste arrivate anche da chi come lui sarà lontano da Termoli nei giorni dedicati al santo patrono. “Sono contento che sia piaciuta. E poi nasconde anche una cosa simpatica”. A guardare bene infatti, il Qr code all’interno ha il viso di san Basso. E funziona davvero, basta inquadrarlo con il telefono per scoprire cosa succede. Provare per credere.