Rammarico, misto a un pizzico di rabbia. Mirko Cudini contava, come del resto la stragrande maggioranza della piazza rossoblù, di poter mettere le mani sui tre punti contro il Porto Sant’Elpidio e gestire al meglio le tre partite finali prima della promozione. Non sarà così. “Questo è il bello e il brutto del calcio” ha detto a fine match il tecnico, tra l’altro originario proprio del centro marchigiano. L’1-1 di domenica scorsa, bisogna ricordarlo, è arrivato contro una squadra ultima e già retrocessa in Eccellenza.
Campobasso 68 punti, Notaresco 62. Sei di vantaggio, per la matematica certezza del salto di categoria servono altri 4 punti. Domenica scorsa il pronostico pendeva tutto quanto dalla parte rossoblù, eppure la vittoria è sfuggita via come un’anguilla: “L’ambiente, l’attesa, le aspettative possono giocare anche questo tipo di scherzi. Ma se non ci desse entusiasmo questo significherebbe che non saremmo pronti. Io non penso sia così, conosco bene i miei e ci è mancato quel dettaglio per sbloccare la partita. Ma non possiamo mica dar colpa a elementi esterni se non abbiamo vinto la partita, la colpa è solo la nostra”.
Quale dettaglio è mancato al Campobasso per avere ragione di una squadra sì sbarazzina e vogliosa di fare bella figura ma certamente inferiore dal punto di vista tecnico? “Siamo mancati nel furore agonistico, soprattutto dopo il vantaggio avremmo dovuto avere una gestione migliore, e invece abbiamo beccato gol su calcio d’angolo evitabile. Il Porto Sant’Elpidio sta onorando il campionato, se l’è giustamente giocata. Inutile girarci intorno, avremmo dovuto fare i tre punti, un po’ di delusione c’è”.
E ora? Domenica 13 giugno c’è la trasferta di Rieti, formazione che nel girone di andata aveva assaporato anche l’ebbrezza della vetta della classifica. “I ragazzi sono ben consapevoli che bisognerà lottare fino all’ultima partita a Pineto, il cammino dipende da noi. Certo, se non portiamo a casa partite come quella di domenica dobbiamo giocarcela fino all’ultimo minuto. Queste sono tutte finali, a partire dalla sfida al Rieti di domenica. Dobbiamo fare risultato a Rieti, dipende tutto da noi ripeto: ho detto ai ragazzi che siamo padroni del nostro destino, non possiamo prendercela con nessuno se non è arrivata una vittoria sulla carta facile”.
Il mister esalta il pubblico campobassano ma allo stesso tempo cerca di fare un po’ il pompiere: “Se qualcuno pensava che avessimo vinto il campionato già prima della partita non era così. Quando sembra tutto scontato a volte avviene il contrario, in questo dobbiamo essere molto più bravi e pratici. Ci fa piacere aver visto i tifosi ma non gli abbiamo regalato la giusta prestazione e il giusto risultato. Siamo contenti, sappiamo che sono al nostro fianco. Ci piace l’entusiasmo ma non vorrei si andasse oltre come se avessimo già vinto il campionato che bisogna conquistarsi ancora partita per partita”.
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