È stato restituito alla famiglia nella giornata di oggi il corpo delle 46enne N.D.D., ritrovato nelle prime ore di giovedì scorso 25 febbraio nelle acque del porto di Termoli.
La Procura della Repubblica di Larino non ha disposto ulteriori accertamenti e contrariamente a quanto era emerso nelle prime ore successive al ritrovamento del cadavere, non è stato fatto il tampone per accertare la possibile positività al coronavirus Sars-Cov2. Non si è ritenuto necessario disporre nemmeno l’ispezione cadaverica, né tantomeno l’autopsia.
Dopo diversi giorni in cui la salma è stata trattenuta in una cella frigorifera dell’obitorio della San Timoteo di Termoli, nelle scorse ore è arrivato il nulla osta per la restituzione del corpo. I funerali si terranno nel paese d’origine del 46enne, vale a dire Pietramontecorvino, in provincia di Foggia.
Non sono emersi quindi elementi diversi da quelli che fanno pensare a un gesto volontario dell’uomo. Sul ritrovamento del cadavere proprio in quel punto del porto di Termoli è stato invece accertato dalla Capitaneria termolese che le correnti marine di quelle ore portavano proprio in quell’area, ma non è chiaro da dove possa essere arrivato il corpo.
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