Antonello Nicosia, ex assistente parlamentare della deputata molisana Giusy Occhionero, è stato condannato con il rito abbreviato a 16 anni e 8 mesi di carcere con l’accusa di associazione mafiosa e falso. Secondo il giudice per l’udienza preliminare di Palermo, Fabio Pilato, l’ex esponente dei Radicali sfruttava il rapporto di collaborazione con la parlamentare di Campomarino per entrare e uscire dalle carceri di tutta Italia dove aveva la possibilità di incontrare i boss mafiosi detenuti e portare all’esterno i loro messaggi.
L’indagine ha coinvolto in seguito anche la stessa Giusy Occhionero, eletta con le liste di Liberi e Uguali e successivamente passata in Italia Viva di Matteo Renzi. All’epoca il Gip la definì “gravemente inconsapevole o connivente” e in seguito Giusy Occhionero è stata infatti rinviata a giudizio per falso nell’ottobre 2020 dal Gup di Palermo. Secondo i magistrati avrebbe mentito agli inquirenti.
Intrecci tra mafia e politica, rinviata a giudizio per falso la deputata molisana Giusy Occhionero
Lo scandalo scoppiò nel novembre 2019, quando Nicosia venne fermato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Da allora sono emersi i suoi contatti con boss mafiosi di un certo spicco, quali ad esempio Filippo Guttadauro, cognato di Matteo Messina Denaro, considerato l’attuale reggente di Cosa Nostra.
Sempre secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri Francesca Dessì e Gery Ferrara che avevano chiesto una condanna a 20 anni, Nicosia è personaggio pienamente inserito all’interno di Cosa Nostra, tanto da progettare con altri mafiosi detenuti diversi reati quali omicidi, estorsioni e danneggiamenti.
La sentenza con la quale il Gup ha mostrato di condividere la ricostruzione dell’accusa, coinvolge anche il boss di Sciacca Accursio Dimino, che è stato condannato a vent’anni, mentre i due favoreggiatori Paolo e Luigi Ciaccio hanno ricevuto rispettivamente 2 anni e 4 mesi e 2 anni.
Il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra ha commentato con parole dure la notizia della condanna: “C’eravamo occupati in commissione antimafia del caso dell’ex esponente dei Radicali Nicosia, oggi condannato a 16 anni e 8 mesi. Ed avevamo capito che dove prevale la dabbenaggine domina la mafia. Oggi ne abbiamo avuto conferma!”.
La questione era stata affrontata con un’audizione in commissione Antimafia della deputata molisana, i cui contenuti sono ancora secretati.