L'inchiesta

Abusi, omissioni, ritardi: interrogatorio di garanzia per il commissario ad acta, indagato nell’inchiesta per disastro sanitario

Il generale sarà ascoltato come indagato dal capo della Procura Nicola D’Angelo all’inizio della prossima settimana. In Procura anche le note ministeriali con le quali viene rimproverato ad Angelo Giustini di non aver ottemperato ai suoi obblighi di programmazione e gli effetti, a cascata, sul sistema di assistenza ospedaliera nell’emergenza Covid. Mancata riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza regionale, ma anche la nomina illegittima di Florenzano come commissario al suo posto. Sei pagine di informativa che ripercorrono le presunte responsabilità nel disastro sanitario molisano.

La settimana prossima il commissario ad acta Angelo Giustini sarà ascoltato da Nicola D’Angelo, capo della Procura della Repubblica di Campobasso. Giustini era già stato sentito (per 4 ore) due settimane fa, alla vigilia dell’incontro fissato a Roma con i tecnici ministeriali per decidere sul Vietri centro covid, ipotesi poi sfumata per inattuabilità del progetto come certificato dagli ispettori ministeriali.

In quell’occasione però Giustini venne ascoltato come persona informata sui fatti. Adesso è indagato. L’informazione di garanzia che lo ha raggiunto nelle ore scorse contiene infatti l’invito a comparire e le ipotesi di reato a suo carico, omissione in atti d’ufficio e abuso d’ufficio. Una informativa di 6 pagine che ricostruisce sommariamente una vicenda complessa fatta di responsabilità soprattutto omissive in riferimento al dovere di programmazione sanitaria, dalla quale sono scaturite una serie di mancanze che – ipotizzano i magistrati – hanno concorso allo scenario attualmente disastrato dell’assistenza ospedaliera, con ospedali al collasso e trasformati in centri covid in assenza di disposizioni e programmazione.

“Mi sento tranquillo, sono stato io stesso a chiedere alla Procura di intervenire”, ha dichiarato Giustini ieri, al termine della audizione in consiglio regionale durante la quale il governatore Donato Toma ha anche portato all’attenzione pubblica una nota della Presidenza della Regione Molise datata 5 giugno 2020 sul potenziamento della rete ospedaliera per emergenza covid, nella quale si rimprovera a Giustini l’ostinazione sull’ex ospedale Vietri “che rischia di compromettere ancora una volta una celere ed efficace riorganizzazione dell’assistenza sanitaria molisana”.

Qui la nota di Donato Toma.

Nota Toma a Giustini 5 giugno 2020

Un documento che è stato inviato ai titolari del Ministero competenti per un “doveroso controllo sulle attività poste in essere da un proprio organo, cioè il commissario, i cui costi – conclude Toma – ricadono sulla collettività da me rappresentata”.  Non è soltanto la certificazione del pessimo rapporto tra i vertici istituzionali preposti alla gestione pandemica, ma anche un esplicito atto di accusa di ritardi nella programmazione affidata proprio a Giustini che avrebbero comportato una serie di effetti a cascata sulla riorganizzazione della rete ospedaliera con tutte le conseguenze cui i molisani stanno assistendo, compresa la lunga catena di lutti nei quali potrebbero avere un ruolo le falle logistiche e organizzative.

Dalla Procura della Repubblica massimo riserbo sull’inchiesta, affidata nella parte operativa ai Carabinieri del Nas che stanno continuando gli accertamenti e acquisendo testimonianze e atti. L’informativa contiene anche le carte del conflitto con il tavolo tecnico di Roma, che ha contestato al commissario Giustini un mancato governo della sanità a cominciare dalla gestione finanziaria fino alla minaccia di dimissioni avvenuta alla fine del 2020. Sarebbero richiamate, nella informativa di garanzia, le lettere dei ministeri Salute ed Economia che richiamano al rispetto degli obblighi il commissario ad acta.

Relativamente al reato di abuso è presa in esame dai magistrati la nomina che Angelo Giustini ha fatto a Oreste Florenzano, direttore generale Asrem (con lui nella foto). Una nomina che costituirebbe un abuso, dal momento che quella di Commissario straordinario è una esclusiva pertinenza non derogabile ad altri del commissario nominato dal governo. Se dietro questa decisione, alla quale è seguita anche la nota di risposta di Florenzano agli indirizzi del ministero, ci sia stata la volontà o il tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità (anche patrimoniali in considerazione delle minacce di risarcimento del danno che già sono sul tavolo di Nicola d’Angelo), è un elemento che bisognerà accertare.

Il Comitato Verità e Dignità per le vittime attraverso il suo presidente Francesco Mancini si dice fiducioso nel lavoro degli inquirenti affinché vengano approfondite le responsabilità del disastro sanitario e delle vittime da covid-19, “pur nel rispetto del principio di innocenza”. Non è escluso che nei prossimi giorni Angelo Giustini possa decidere di convocare una conferenza stampa per fornire direttamente la sua versione dei fatti.  (monica vignale)

Avviso di garanzia per il commissario ad acta Angelo Giustini: abuso d’ufficio e omissione di atti

 

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